L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
Cara Italia, quanto sei fragile. C'è altro da aggiungere ? Si è un paese fragile in tutto: per il clima, per il territorio, per le polveri sottili, le malattie respiratorie. Quello che preoccupa più di ogni altra cosa è dove viviamo o lavoriamo. Caro il nostro paese ancora indifeso dagli eventi climatici. Quante ne abbiamo viste di tragedie annunciate. L'ennesimo report di Legambiente a fine anno ci mette davanti una fragilità indomita.
" Il paese continua a rincorrere le emergenze senza una chiara strategia. Serve una road map climatica nazionale non più rimandabile" dice Stefano Ciafani, presidente di Legambiente. Non mente, il garbato presidente della storica associazione. Nel 2023 abbiamo avuto 378 eventi causati da fenomeni climatici. Li elenchiamo, cara Italia ? Siccità, alluvioni, trombe d’aria, alte temperature, incendi. In molte città si è ripetuto il picco delle emissioni di ossido e biossido di carbonio. La solerte Milano è rimasta in testa alle classifiche europee delle città con il più alto numero di polveri sottili.
Cara Italia, Legambiente fa un lavoro meritorio ed è dalla parte delle cause giuste. Ma tutti coloro che nelle istituzioni ricevono i suoi dati- sempre più gravi- cosa dicono ? Nei dibattiti e nei convegni portano cifre, parlano di progetti, il giorno dopo sistematicamente smentiti dalla realtà. Da almeno trent'anni.
L'Italia è uno dei pochi paesi in Europa che non ha un piano clima degno del nome. Quello inviato alla Commissione Ue a giugno del 2023, dopo cinque mesi è stato ritenuto inadeguato e lacunoso. Non ci risulta che il governo o il Ministro dell'Ambiente ci abbiano rimesso mano.
Cara Italia, gli eventi estremi in un anno hanno ucciso 31 persone, in media più di 2 al mese. Li abbiamo pianti ma anche pensato: è cosi' difficile e complicato fare fronte a fenomeni naturali che si sa che accadranno.
"Il rischio- ha aggiunto Ciafani- è che l’Italia, senza il Piano e gli adeguati stanziamenti per la prevenzione, assenti anche nella Legge di bilancio, continui a rincorrere le emergenze".
Lombardia ed Emilia-Romagna nell'anno che finisce sono state le Regioni più colpite. Il Report insiste su tre cose da fare subito: adottare il Piano di adattamento ai cambiamenti Climatici; una legge contro il consumo di suolo; superare la logica dell’emergenza agendo sulla prevenzione.
Cara Italia, il governo ha preso nota ? Tutti i progetti inseriti nel PNRR dovrebbero avere come base la tutela territoriale. Se intere Regioni sono esposte a rischi così alti, come è pensabile che un imprenditore investa lì propri soldi. Basta una grandinata, lo straripamento di un fiume e il capitale investito non produce più. Eppure, con la prevenzione si risparmierebbero i due terzi di quello che si spende per rimediare alle emergenze.
Cara Italia, lentamente e brutalmente ci stiamo abituando a questo stato di cose. Peggio, siamo anche già predisposti a celebrare le prossime vittime. Per negligenza.