L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni.

Food & Wine (260)

 
 
 
 
Urano Cupisti
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 Chef a lavoro

Versilia Gourmet , l'evento cult dell'estate versiliese, giunto alla sua 11esima edizione, anche quest'anno “ha colto nel segno”.

 

Evento mai ripetitivo, sempre ricco di sorprese, ha scelto ancora una volta per la sua Cena di Gala, lo charme di Forte dei Marmi e come palcoscenico il noto Ristorante La Barca di Piero Petrucci , uno dei simboli della Versilia degli “Anni Ruggenti”, dove “lo champagne correva a fiumi”.

 
ho premiato

Gianluca Domenici , ideatore e patron dell'evento, ci ha volutore. Non più una maison di champagne come wine partner ma un Consorzio di produttori di sublimi spumanti italiani: un riconoscimento all'eccellenza di due territori. La Franciacorta e la Versilia.

I personaggi del cibo e dell'accoglienza, la stampa di settore, presenti alla Cena di Gala ad assistere, tra una portata e l'altra, “l'emozionante ed atteso degli Oscar alla Ristorazione”, accompagnati sì dagli applausi ma anche dai numerosi brindisi “franciacortini”.

 
 Premio Versilia Gourmet

La regia gastronomica della serata affidata ad un personaggio conosciuto nel mondo della ristorazione che conta. Chef acclamato e personaggio televisivo del momento, Cristiano Tomei.

Il menù fantastico?

- Rombo in pineta;

- Insalata di mare in busta chiusa;

- Crema catalana di muscoli (cozze);

- Bistecca nella corteccia di pino

Cristiano si è proprio divertito coinvolgendo con la sua vena creativa i 150 invitati.

 
 Bistecca nella corteccia di pino

E poi l'emozionante rito della consegna dei “Premi Versilia Gourmat-Franciacorta”, meglio conosciuti come “gli Oscar della ristorazione:

- Miglior chef 2021 Luca Landi del Ristorante Lunasia di Viareggio;

- Migliore in Sala Antonio Pieri dell'Osteria A'Pagliai in località Querceta (nell'interno di Forte dei Marmi);

- Premio Carriera Dina Novani della Trattoria Da Beppino a Valdicastello (Pietrasanta);

Infine il premio più ambito:

- Ristorante dell'Anno Franco Mare dei fratelli Stefanini a Marina di Pietrasanta.

Ma il momento clou della serata è stato quando sul palco è salito l'ospite d'onore della serata: lo chef pluripremiato e stellato Mauro Uliassi da Senigallia insignito di quel premio che ogni anno viene conferito ai personaggi che hanno scritto e scrivono i capitoli più importanti della Cucina Italiana d'Autore: Premio Eccellenza Italiana.

 
 Ristorante La Barca a Forte dei Marmi

“Esiste un luogo straordinario a ridosso delle nostre Alpi, ricco di tesori d'arte e naturalistici. Nascono una cultura antica dalla quale vini pregiati, la cui vivacità accompagna brindisi e degustazioni, dona piacere, leggerezza e gioiadi vivere. Prodotti unici capaci di illuminare ogni attimo”. Così Silvano Brescianini , Presidente del Consorzio Franciacorta , al momento della presentazione della nuova partnership cercata, agognata e voluta da Gianluca Domenici.

Versilia Gourmet ei produttori della Franciacorta insieme a decretare il successo della ristorazione di assoluta eccellenza.

Ed ecco allora i perlage “scendere” nei calici in un susseguirsi di emozioni.

Monte Rossa, La Fiorita, Colline della Stella, Barone Pizzini, Villa Franciacorta, Castello Bonomi, Annamaria Clementi Rosé (Ca' del Bosco) e Bersi Serlini Demi Sec. Quest'ultimo ad accompagnare un dessert e alla moda di “brindiam nei lieti calici”.

 
 Mauro Uliassi

Dosaggio Zero, Extra Brut, Brut e Demi Sec in perfetto abbinamento a piatti firmati da Cristiano Tomei .

 
 Cristiano Tomei

Lo spumante Franciacorta è stato il primo Metodo Classico Italiano (la rifermentazione in bottiglia)ad aver ottenuto, nel 1995, la Docg (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) dopo l'accertato metodo di produzione rispondente a rigide e scrupolose norme volte a certificare l 'assoluto valore.

È stata l'eleganza che contraddistingue la loro qualità a portarli ad essere partnership della Camera Nazionale Italiana della Moda a supporto della creatività made in italy.

Bravó! Non potevi trovare un vino partner migliore. Siamo soli ALL'INIZIO”, Parola di Gianluca Domenici. Chapeau!

 

Urano Cupisti

 
 Vigneti trentini

In questo mondo dove alcool-free sembrerebbe essere la nuova via intrapresa dai legislatori per combattere il fenomeno dell'abuso e dell'uso di alcool che nuoce alla salute , come “ eretico” e amante dei piaceri derivanti dalla proposta buon bere , parlo della novità dalla Distilleria F.lli Pisoni di Mandruzzo (Trento).

Aggiungo: come amante dei superalcolici ottenuti per distillazione da vino.

Ed ai Cognac ed Armagnac dei cugini francesi, pongo la nostra grappa , vero gioiello unico riconosciuto tale universalmente.

 
 Alambicchi

La Distilleria F.lli Pisoni, nella già nota linea delle Grappe Clessidra, aggiunge due novità: Clessidra Stravecchia 15 anni e Clessidra 10 anni.

In particolare la Grappa Clessidra Stravecchia 15 anni , espressione di un territorio particolare come quello del Trentino.

Vinacce

Utilizzate vinacce di altissima da vitigni Chardonnay , con le tipiche note fresche e floreali, Teroldego , che dà struttura e persistenza, con piccole percentuali di Nosiola e Marzemino , distillate in alambicchi di rame utilizzando gli insegnamenti derivanti dal metodo Tullio Zadra che garantiscono loro un riscaldamento lento e uniforme. Rispetto della tradizione trentina .

Affinamento

Le barrique utilizzate sono in parte nuove e in parte usate. Quelle usate non scelte a caso ma provenienti da cantine che le hanno utilizzate per il processo di affinamento del vino teroldego .

Barriques dormienti collocate all'interno della montagna, in un vecchio rifugio aereo dove sono garantite temperature fresche costanti.

Dopo anni di attesa ritroviamo nella forma della bottiglia lunghi “a clessidra” il perfetto nella struttura e nella ricchezza delle varietà aromatiche che compone questa Grappa Stravecchia 15 anni.

 
 Grappa Clessidra Stravecchia 15 anni

E nel soggiarla il pensiero vola a quel territorio magico che è il Trentino, “ dove la vicinanza a tesori naturali come i laghi e le splendide montane, permette l'alternarsi di forti escursioni termiche che alla materia prima, l' ed acidità necessaria”.

Legislatori, scrivete pure in etichetta che “l'alcool uccide”. Non potete toglierci i momenti di appagamento e gioia così come descritti dal poeta maledetto, Charles Baudelaire , nei suoi inni alla bellezza e al piacere. Chapeau!

Urano Cupisti

Distilleria F.lli Pisoni

Via San Siro 7/a

Frazione Pergolese

Madruzzo (Tn)

Tel 0461 564106

This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

www.pisoni.it

Spesso accade che nella ricerca della novità a tutti i costi o quella cucina alternativa solo perché alla moda, si perda di vista coloro che fanno ristorazione di prima qualità, con scrupolo e tanta dedizione nonostante i tempi non facili.

Come al Ristorante Cotto , nel cuore di Roma, in via Torino, 124 tra la Stazione Termini e il Quirinale, a due passi dal Teatro dell'Opera.

Un locale moderno e classico, con un ottimo servizio, dove si mangia veramente bene. Uno di quei locali che mette d'accordo un po' tutti. Il suo successore?

Il passa parola incessante, i consensi unanimi e così il locale diviene il posto ideale per una pausa tranquilla, che sia una colazione di lavoro o un incontro fra amici o ancora un rilassante t ê te at ê te.

Il menù preparato dallo chef messinese Giuseppe Arena ; la carta dei vini predisposta per aiutare a orientarsi anche nella scelta dei piatti.

Già il menù, biglietto da visita del locale, combina sapori classici e contemporanei, con piatti gustosi e ricercati sia di pesce che di carne.  Anche scelte per vegani e vegetariani.

Piatti interessanti e ben fatti grazie all'estro del bravissimo Giuseppe, attento a rispettare gli ingredienti, preciso nelle cotture, fantasioso quanto basta per rendere il tutto accattivante.

Una vera “chicca” nel cuore di Roma. Il lusso della semplicità.

Anche se è una frase un po' abusata, il Ristorante Cotto incarna il buon gusto, l'ospitalità e la buona cucina, il mix del suo successo. Un locale da consigliare.

Urano Cupisti

 
 

Non sembra ma è uno scontro che dura da secoli. Il mondo come una scacchiera. Le parole nordiche da sempre prediligono la “bionda”. Quelle comprese tra il 30 ° e 50 ° parallelo sia Nord che Sud più propense verso il “nettare di Bacco”. Poi le eccezioni in tutte e due le fasce.

Ma è nata prima la birra o il vino?

Confrontando le datazioni di cui siamo certi si potrebbe affermare che la birra sia più antica , tuttavia nessuno ne ha la

 
 abbinamento con ostriche

certezza.

Anche perché a far ruotare l'ago della bilancia a favore del vino pesa il processo di produzione della birra che generalmente è “meno spontaneo”.

Altri dati, temi della contesa:

- la birra rappresenta la bevanda meno nobile, il vino più ricercata, sofisticata;

- la birra è prodotta con i cereali di diversa natura, il vino è solo oggetto di fermentazione del mosto, la pigiatura dell'uva;

- la birra da sempre è prevalentemente pagana ( ad eccezione degli studi e produzioni dei monaci francesi, belgi e tedeschi), il vino bevanda sacra legata “al sangue di Cristo”. E via, via, via.

Una cosa è certa; nel mondo in cui viviamo ambedue le bevande sono oggetto di continui studi, produzioni diversificate, volte e invadere i territori reciproci cercando di primeggiare sui mercati.

Ecco che la vite esce dai propri confini e colonizza territori nuovi come la Gran Bretagna, i Paesi Bassi, la Svezia. Esplode il fenomeno in Cina e nei paesi asiatici, raggiungendo anche limiti di altitudini mai pensate (allevamenti di Malbec a 3.150 mslm nella regione andina del Salta-Argentina) o latitudini equatoriali come in Brasile,

 
 fruit Beer con i dessert

nello stato del Par á .

La birra, dal canto suo, con il confermare sempre più le "sue" zone di competenza, invade i tradizionali territori vinicoli "sdoganandosi" e sostituendosi con prodotti più ricercati e attenti soprattutto ai gusti giovanili, giocando in particolare sulla bassa tenuta alcolica ea tutto quanto ne consegue.

Avete notato che nei film di produzione americana si beve meno vino, champagne e superalcolici e più birra? Direttamente dalla bottiglia risparmiando il lavaggio dei bicchieri? Più “fico e green”.

E non parliamo dell'attuale sfida lanciata su uno dei “dogmi” fondanti della Scuola del Vino: l'abbinamento con il cibo.

Minata la figura del sommelier che deve reinventarsi una cultura birra-cibo per la crescente richiesta di questa bevanda.

Non solo pizza e birra ma carne, pesce, verdure e, udite udite, abbinamenti con la cucina vegana .

Accanto alla Carta dei Vini anche quella delle Birre.

" L'abbinamento di cibo e birra è un elemento fondamentale per raggiungere una perfetta armonia tra tutte le sensazioni percepite durante la degustazione, quindi la migliore valorizzazione delle caratteristiche organolettiche di entrambi gli alimenti". Così ho trovato scritto in una Carta di un noto Ristorante stellato.

Sapidità, tendenza dolce, grassezza, tendenza acida, tendenza amarognola, untuosità, succulenza, persistenza gusto - olfattiva , non sono più appannaggio della scienza dell'abbinamento cibo-vino.

Abbinamento per contrasto e abbinamento per concordanza si insegnano anche ai Corsi della Birra sempre più frequenti.

Una volta, ricordo, costituivano materia di una sola lezione durante i tre livelli per ottenere l'attestato di sommelier. Oggi sono Corsi mirati, maggiormente conoscitivi della materia della “bionda”.

Di seguito un elenco dei piatti abbinati a stili di birra:

 
 

ALE LEGGERO: Tramezzini, formaggi a media stagionatura

BRITISH BITTER: Sandwich, tramezzini, formaggi freschi

ALES SCOZZESI: Carni rosse, arrosti e stufati, se dolce adatte ai dessert

PALE ALE: Primi piatti, carni leggere, salumi, formaggi

INDIA PALE ALE: Primi piatti con verdure, ortaggi, carciofi ed asparagi

ALTBIER: Primi piatti saporiti, formaggi, selvaggina, se dolce adatte ai dessert

MARRONE ALE: Carni rosse, arrosti e stufati, formaggi a media stagionature

NEWCASTLE BROWN ALE: Carni rosse, arrosti e stufati, formaggi a media stagionature

ALES FORTI: Carni rosse, formaggi a media e lunga stagionatura, anche erborinati

PORTIERE: Carni rosse

STOUT: Carni rosse, selvaggina e formaggi a lunga stagionatura

ALES FRANCESI: Primi piatti, carni leggere, salumi, formaggi

ALES BELGA: Primi piatti saporiti, formaggi, selvaggina, se dolce adatte ai dessert

FORTE ALES BELGA: Arrosti e spezzatini, salumi, molluschi e pesce alla griglia, formaggi a lunga stagionatura e caprini

SPECIALITÀ BELGA ALE: Carni rosse, arrosti e stufati, formaggi a media stagionature

WEIZEN: Carni di maiale, pesce

EUROPEAN LIGHT LAGER: Antipasti, insalate, pomodori ed ortaggi aciduli, pizza, formaggi a pasta filata

AMBRA TEDESCA: Carni rosse, arrosti, formaggi a media stagionatura, salumi

LAGER SCURO EUROPEO: Carni rosse, arrosti, formaggi a media stagionatura, salumi, se con residuo zuccherino adatte ai dolci

BOCK: Primi piatti, carni leggere, salumi, formaggi

FARO: Fuori pasto o con alimenti a forte tendenza dolce (riso e pasta al burro)

GUEUZE: Alimenti a tendenza dolce, anche con dessert alla frutta se aromatizzate

 
 Ora et labora

Parlare di birra e molluschi può sembrare un po 'audace. Ma non è così.

Birra e cozze è un grande classico, lo stesso tra birra Stout e ostriche (per gli amanti del vino non è solo una bestemmia, è una assurdità, sovversiva e scandalosa).

Abbiamo finito di mangiare, è il momento del dessert. Moscati, passiti, spumanti dolci. Il classico abbinamento per concordanza.

Ecco che si fanno strada le Fruit Beer , premuroso l'abbinamento più classico. Addirittura si va oltre: se abbiamo una torta a base di frutta, possiamo creare equilibrio con l'amarezza di una Porter, se prevalgono gli agrumi invece, meglio una Blanche. A seguire le Sour, Berliner Weisse, Gueuze, Italian Grape Ale o Lambic dal sapore secco e vinoso.

La guerra è in corso. Comunque la si pensi, sottovalutarla è un errore. Chapeau!

 

 

Urano Cupisti

 Frammenti che orbitano qua e là, individuati, carpiti; li commento e condivido con voi.

La Riflessione!

La “famosa” luce in fondo al tunnel sembrerebbe raggiungibile. Per il momento a far sperare e respirare tutto il confronto eno-gastronomico sono le parole del Presidente del Consiglio pronunciate nell'ultima conferenza stampa. Anticipando le misure che dal 26 aprile sono in atto finalizzate ad alcune aperture graduali con il ritorno della zona gialla in tutta la penisola, il presidente Mario Draghi ha parlato di un "rischio ragionato" . Ma è davvero così? Una cosa è certa; l'affermazione ha scatenato da subito tutta una serie di possibili e probabili attuazioni di manifestazioni, al momento congelato, da effettuare un breve per una "bisognosa ripartenza" che i più hanno definitonecessaria . Qualcuno già da tempo ipotizzava questa decisione (se pur non definitiva) fissando i dati precisa ed avviando le macchine organizzative (Milano Wine Week). VeronaFiere (Vinitaly) subito con la diffusione di una dichiarazione circonstanziata ( ad ottobre Vinitaly in presenza ), Champagne Experience inviando un post con scritto TUTTI PRONTI , le Anteprime Toscane a dire “ci siamo anche noi” e via, via, via. Date ritenute impossibili, logisticamente parlando, che vengono definite “con la buona volontà possono essere possibili”. Personalmente assisto a questa grande confusione che più di una ripartenza ragionata sembra essere il tipico “assalto alla diligenza”.E i “poveri” vignaioli?

 

 

Frammento n. 1

 
 Giovanni Mantovani

Vinitaly ad ottobre in presenza.

“Rischio ragionato docet”. Il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani, cogliendo la partecipazione ad un convegno di Coldiretti, ha dichiarato: "Dopo un anno di assenza di eventi vinicoli, Veronafiere sarà operativa con una programmazione straordinaria proprio sul brand Vinitaly. Dal 17 al 19 ottobre (in piena vendemmia ndr) torna Vinitaly con una special edition in presenza ”. Fantastico, dal 2 al 10 Milano Wine Week, poi si smontano gli stand e via a Verona dal 17 al 19. Nel bel mezzo anche Champagne Experience a Modena (10-11 ottobre) Avanti c'è posto per qualcos'altro !!!

 

Frammento n. 2

Champagne Experience, Modena 10-11 ottobre

Tutti Pronti, torna Champagne Experience, la quarta edizione. Nel padiglione A di ModenaFiere. Sicuramente il più importante appuntamento italiano dedicato al “perlage” più famoso al mondo: lo champagne. Biglietteria on line già aperta.

Frammento n. 3

Acque agitate a Montalcino

Di più a Firenze (Assessorato regionale all'Agricoltura). Il contendere? L'invio dei giornalisti da parte della Regione al Benvenuto Brunello. Il Consorzio di Montalcino è per una selezione di persone e testate che garantiscano ritorni comunicativi effettivi ed inoltre richiede lo spostamento a novembre dell'evento (non più febbraio). “Indietro non si torna anche se siamo aperti ad un confronto per trovare soluzioni” ha dichiarato Fabrizio Bindocci, Presidente del Consorzio.

 

Frammento n. 4

Concorso Nazionale Sauvignon Blanc.

Non solo Pinot Nero e Riesling ma anche Sauvignon Blanc. I tre concorsi nazionali organizzati in Alto Adige. Ottantacinque campioni provenienti da diverse regioni italiane si sono confrontati quest'anno a Kurtatsch (Cortaccia) nella Bassa Atesina. Questo il podio: 1) Ansitz Waldgries Myra, 2) Weingut Franz Hass, 3) Kellerei Tramin Pepi . Andreas Kofler e Peter Dipoli, rispettivamente Presidente e Vice Presidente del Comitato organizzatore, alla fine di questa edizione, hanno constatato l'elevato valore della competizione stessa. Prossimo appuntamento sempre in Alto Adige per la manifestazione Sauvignon Experience , dedicata al pubblico degli appassionati e momento di approfondimento sul Sauvignon Blanc. 

 

Frammento n. 5

Arriva la menzione Pieve in etichetta.

 

Il Vino Nobile di Montepulciano si arricchisce, in etichetta, di una nuova menzione: riscopre le Pievi . “Una terza tipologia, quella che metterà insieme nella stessa bottiglia, passato presente e futuro del nostro vino”. Così il commento di Andrea Rossi, Presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano. Nobile, Riserva e Pieve, ovvero sottozone come unità geografiche aggiuntive. Considerati i tempi di affinamento che sono di 36 mesi, la prima annata con scritto Pieve dovrebbe essere messa in commercio nel 2024.

 

 

Frammento n. 6

Effetto SuperLega anche nella Birra!

Qualsiasi provvedimento che appare diretto a privilegiare solo alcuni, viene etichettato con il paragone della SuperLega calcistica e l'invito all'insurrez

ione del tipo "fans inglesi del Chelsea", auspicato con proclami. Così anche nel mondo della Birra !!! È bastato un provvedimento di tipo finanziario che agevolerebbe solo otto “grandi” birrifici artigianali a scatenare l'ira dell'UnionBirrai . “Un provvedimento che rappresenterebbe un duro colpo per i piccoli birrifici indipendenti che da circa un anno fanno i conti con grossi cali di fatturato, causa pandemia. No alla SuperLega della Birra !!! " ha tuonato Vittorio Ferraris, direttore generale UnionBirrai.

Osservo, scruto, assaggio e… penso. (urano cupisti)

 
 L'azienda in Franciacorta

2021: doppia celebrazione. il 60 ° del primo Franciacorta ei 90 anni del suo fondatore.

 

 

Nel 1961 Franco Ziliani dette vita al primo Franciacorta Spumante metodo classico. Una data epocale per la spumantistica nazionale.

Per la prima volta in Italia una zona vitivinicola, se pur modesta nelle dimensioni, si pose come competitor nel mondo del perlage mondiale.

 
 Vigneti

Nel 2021 Guido Berlucchi entra nell'anno delle celebrazioni per il 60 ° anniversario del primo Franciacorta nel migliore dei modi, ottenendo il “sigillo” di Wine Spectator che ha attribuito al suo vino di vertice , il Palazzo Lana Extreme 2009 , il massimo punteggio ( 93/100 mai raggiunto da un Franciacorta) ed un set di valutazioni per Guido Berlucchi Linea '61 , tutte superiori ai 90/100.

L'INIZIO.

Ci sono domande capaci di cambiare il destino di persone e di luoghi. "E se facessimo uno spumante alla maniera dei francesi?" è stata una di quelle.

 
 Le purpitre

Nel 1955 il giovane enotecnico Franco Ziliani la rivolse a Guido Berlucchi , gentiluomo di campagna. Berlucchi cercava un consulente capace di migliorare il suo Pinot del Castello e trovò invece il partner per un'avventura di gusto che avrebbe modificato il destino della Franciacorta.

Tutto nato da un incontro, da una domanda. Oggi l'azienda ancora guidata dalla famiglia Ziliani affronta una fase di profonda innovazione , di nuove sfide nei rivoluzionari scenari di mercato, con lo stesso spirito con cui Franco Ziliani si immaginò di creare ex novo nel 1961.

 
 Franco Ziliani e Guido Berlucchi

Il “messaggio” è chiaro : capacità dell'azienda di produrre non solo ottimi vini, ma anche Cultura ed Azione sul Territorio.

In autunno la linea Cuvée Imperiale rinnoverà il suo abito e vedrà ampliata la sua gamma. Un restyling dinamico, contemporaneo in linea con la sua storia di 60 anni.

In Estate, con un evento a Palazzo Lana a Borgonato (BS), dimora storica risalente alla fine del 1400 e sede della Guido Berlucchi, saranno celebrati in contemporanea i 90 anni del fondatore Franco Ziliani ed i 60 anni della sua “creatura”, il primo Franciacorta.

Per l'occasione uscirà un'edizione speciale “Franco Ziliani” , un tributo al fondatore, un vino da collezionisti.

Tiratura limitata in Magnum di un Franciacorta Nature , una base Pinot Nero ricavato dai migliori vigneti di proprietà, con 96 mesi sui lieviti ; un “vino miliare” che resterà nella storia aziendale.

Senza dimenticare quell '”Officina” di lavoro dove Saperi , Culture aziendali e Visioni trovano spazi per confronti con personalità provenienti da ambiti diversi. Quell'Agora chiamata nel 2018, ACADEMIA BERLUCCHI .

la famiglia Ziliani

Ebbene, l'Accademia Berlucchi s'appresta a trasformarsi da crisalide a farfalla in un soggetto attivo e progettuale per il proprio territorio, mettendo a comune la rete di pensiero e di contatti in questi 3 anni, con l'idea di sviluppare importanti progetti di CSR (CSR è un acronimo inglese, Corporate Social Responsibility, che troviamo in Italia come RSI, Responsabilità Sociale d'Impresa) per la Franciacorta ed anche oltre.

Il primo, ambizioso progetto verrà comunicato nel primo weekend di Ottobre.

Diciamoci tutta la verità; per molti della mia generazione il Franciacorta Berlucchi è stato il nostro "primo champagne" , parte profonda degli albori della nostra passione per il vino.

La strada che mi portò verso le sue storiche cantine, molti anni fa, rappresentò un viaggio enoico nel mio intimo. Come non festeggiare il 90esimo di Franco Ziliani con la “sua” Magnum?

 

Urano Cupisti

 Frammenti che orbitano qua e là, individuati, carpiti; li commento e condivido con voi.

La Riflessione!

La voglia di ripartire è tanta ed i motivi tantissimi. È necessario un cambio di passo e strategie nuove nell'affrontare le evoluzioni del corona virus comprese le innumerevoli varianti. Questo il momento di programmare le aperture future, questo il momento, anche da parte di noi comunicatori, di diffondere le notizie con allegate le proposte di superamento di eventuali difficoltà. E se Wine Paris & Vinexpo Paris rinvia al 2022 le sue manifestazioni, la notizia che l'enoturismo si sta preparando per una pronta ripartenza, ci rincuora. Intanto le “guide” di ogni genere continuano ad elencarci le eccellenze che l'uomo e la natura (che non si sono mai fermati) hanno prodotto recentemente.I produttori si riuniscono in nuovi consorzi per promuovere e valorizzare terre, territori, vitigni autoctoni e nel mondo della ristorazione personaggi famosi si mettono in gioco aprendo nuovi locali sotto la spinta "della nuova speranza" Tutti speranzosi; Tocca a chi ci guida a dirigere l'orchestra delle nuove prospettive e previsioni.

    

 

Frammento n. 1

Anche Wine Paris & Vinexpo Paris rinviato al 2022.

Alla fine anche i francesi gettano la spugna: le nuove date 14-15-16 febbraio 2022. Tuttavia, per continuare a mantenere il collegamento tra gli espositori ei visitatori di ogni parte del mondo, a giugno si svolgerà Vinexposium Connect, una piattaforma digitale con eventi chiave incentrati sul business. Un evento simile a quelli studiati dalla tedesca ProWine e dal nostro Vinitaly.

 

Frammento n. 2

L'enoturismo come leva per la ripartenza.

La presentazione di un libro scritto a quattro mani dal senatore Dario Stefàno e Donatella Cinelli Colombini è stata occasione per parlare di “Enoturismo come leva strategica per la ripartenza”. Presenti i ministri Franceschini (cultura), Garavaglia (turismo) e Patuanelli (politiche agricole). Luogo: Sala Stampa del Senato. “Turismo del Vino in Italia” il titolo di un vero e proprio “manuale” che ha recepito la nuova normativa nazionale. Ribadito il ruolo sempre più centrale dell'enogastronimia nel turismo.

 

 

Frammento n. 3

Ora c'è la guida dei marchi dei vini più ammirati.

Basta parlarne. In questo particolare momento le iniziative di questo tipo non possono che far bene. “I marchi di vino più ammirati 2021”, una lista dei marchi stilata da “Drinks International”. I produttori più iconici, entusiasmanti e innovativi al mondo. Roba da far rabbrividire i “naturalisti”. Per il nostro Paese segnalati nell'ordine: Antinori (9 °), Planeta (17 °), Frescobaldi (24 °), Gaja (26 °), Tenuta San Guido (Sassicaia) (40 °) sui primi 50. Spagnoli e argentini in pole, seguiti da francesi e neozelandesi.

 

 

Frammento n. 4

Un nuovo Consorzio nel Lazio

Costituito il nuovo Consorzio Volontario per la Tutela e la Valorizzazione dei Vini Doc CORI, accreditato come il primo in provincia di Latina. Tutela, promozione, valorizzazione, informazione del consumatore e cura degli interessi generali relativi alla denominazione “Cori”. Sarà data una attenzione particolare al “Nero Buono”, vitigno locale, esclusivo della zona circoscritta al Comune di Cori. Soci fondatori: lo stesso Comune di Cori, la cooperativa Cincinnato, l'azienda (già affermata) Marco Carpineti, l'azienda Pietra Pinta, Molino7cento e azienda Filippi.

 

 

Frammento n. 5

Passioni non sopite: Sophia Loren

Sophia Loren Original Food la nuova insegna dei Ristoranti che la famosa attrice aprirà presto in Italia e non solo. A monte la nuova società che vede la bella Sophia insieme all'imprenditore di moda (Yamamay e Carpisa) e amico da una vita Luciano Cimmino. La notizia è di questi giorni pubblicata dal Corriere della Sera. Prima apertura Firenze poi Napoli e Milano (risto e pizzeria), Dubai, Miami, Hong Kong e Shanghai. Del resto la passione dell'attrice verso la cucina è ben nota. Basti pensare alle “veraci” interpretazioni di alcune scene dei suoi film ei libri di ricette pubblicati nel passato. Passioni non sopite che ritornano.

 

 

Frammento n. 6

Ristorante “underwater”.

Non è proprio una novità. Ricordo l'Under Spangereid in Norvegia, l'Ithaa nell'atollo Alif Dhaa alle Maldive, Al Mahara a Dubai, Aquarium a Nashville e poi Altri in Sud Africa, Messico ecc… Ma questo ricopre una particolare importanza perché rappresenta la voglia di investire e ripartire dopo la chiusura forzata per la pandemia. Andrea Berton, stella Michelin si prepara a dirigere il suo primo ristorante Underwater. Location l'atollo di Raa alle isole Maldive all'interno del resort You & Me by Cocoon. Sarà una esperienza gastronomica caratterizzata dalle suggestioni italiane unite a un twist internazionale.La “cucina”, intesa come ambiente riservato e attrezzato per la preparazione e la cottura dei cibi, sarà valorizzata dal contesto esclusivo caratterizzato da ampie vetrate immerse nei fondali corallini della laguna.

 

Osservo, scruto, assaggio e… penso. (urano cupisti)

Essere coinvolto in un formato così diverso da strappare applausi. Bravi!

È accaduto Lunedì 29 marzo in un evento live streaming che ha coinvolto un centinaio di persone, collegate da tutta Italia. Esperti del settore, giornalisti di eno-gastronomia, sommelier dell'olio, olivicoltori, intellettuali del cibo, semplici amanti dell'extra vergine.

Per circa un'ora trascinati nel nuovo progetto creativo e in un unico, grande assaggio corale. Sotto la guida magistrale di Francesco Petacco, consulente agronomico, enologo e assaggiatore di olio e Andrea Di Marco , attore, comico, autore, chiamato a stupire come conduttore per guardare all'olio come non si è mai fatto.

Non una degustazione tecnica, una lezione didattica, un ripetere le “solite cose” a volte in un clima noioso e soporifero. Niente di tutto questo o meglio solo parte di questo (degustazione, didattica e conoscenza dell'attuale complessità legislativa sia nazionale che europea,) inserito in uno spettacolo ironico e allo stesso tempo competente che alla fine ha fatto esclamare a molti di noi: "come è già finito? ”.

Ho imparato di più in quell'oretta che ore ed ore a seguire corsi ufficiali decisamente noiosi. Bravo Francesco, bravo Andrea.

L'olio extra vergine è tra le bandiere del Made in Italy, l'alimento chiave della nostra tradizione gastronomica e culturale ma anche vittima delle contraffazioni che subisce nel mondo, dove la disinformazione ancora la detta da padrone.

“Un extra vergine è come l'anima gemella: va cercato con passione, coinvolgimento dei sensi e con la guida saggia dell'intelletto. Imparare a raccontarlo con competenza, oggi, è necessario. Perché giova alla salute dei consumatori e del Paese, per un futuro sostenibile e un'economia etica, ancorata al territorio ”. Così Francesco Petacco, sintetizzando pagine e pagine di testi scritti “barbosi”.

Cosa significa Extra Vergine? Lo sappiamo scegliere, davanti allo scaffale? Ne riconosciamo la cultura, le sfumature organolettiche, i criteri per utilizzarlo in cucina, i modi infiniti con cui le produzioni si esprimono del territorio nel territorio?

Domande che hanno avuto risposte degustando tre oli provenienti da regioni diverse: Liguria, Puglia, Sicilia .

Lezione corale di assaggio in simultanea con i cento assaggiatori in possesso del kit inviato dall'organizzazione direttamente ai nostri domicili.

Sorprese sensoriali accompagnate e guidate da Francesco ed Andrea per ritrovare un nuovo sguardo su un prodotto cardine dell'economia agricola italiana, che merita di essere raccontato e acquistato con intelligenza.

A seguire una breve quanto concisa tavola rotonda on line tra Michele Bungaro (capo dell'Osservatorio mondiale dell'olio di oliva del COI collegato da Madrid), Sabrina Diamanti (presidente del Consiglio dell'ordine nazionale dottori agronomi e forestali e consigliera dell'associazione di donne dell'olio “Pandolea”) e il giornalista Matteo Macor come moderatore.

L'importanza di offrire sguardi nuovi, aperti verso il consumatore, per innalzare la cultura dell'extra vergine e salvaguardare il valore come presidio fondamentale del tessuto economico, ambientale e culturale italiano, anche a livello istituzionale, i temi dibattuti.

Al termine non poteva mancare il commento di un imprenditore dell'olio, Marco Lucchi .

“Iniziativa mirabile per noi produttori, che rimaniamo spesso nell'ombra. Dobbiamo coinvolgere, appassionare il consumatore per svelare il mondo che c'è dietro. E questo intrapreso da Razione K - conosci il tuo cibo e Unaprol - Consorzio Olivicolo Italiano, è senza alcun dubbio l'approccio migliore ”.

Per vedere il video, approfondire gli argomenti e le riflessioni su https://razionek.net/

 

 
 Stemma dell'azienda

Con lui cerchiamo di immaginare il futuro della vitivinocoltura italiana nella speranza di una ripresa veloce e immediata dopo questa terza ondata del coronavirus ed in presenza di una vaccinazione diffusa.

Chi è Marco Bacci?

Fiorentino di nascita, da sempre con solide e profonde radici nella sua terra. Entra nell'azienda di abbigliamento della famiglia e nello stesso periodo, avvia una società immobiliare. Nel 1984 compra l'azienda vinicola “Castello di Bossi”, come investimento immobiliare. Nel 1996, il vino e la tenuta diventano il suo obiettivo principale. Nel 1998 acquista l'azienda Renieri a Montalcino . Di seguito Terre di Talamo a Manciano (Gr).

Oggi il gruppo Bacci Wine è leader di qualità in tutto il mondo.

- Ci sarà la tanto agognata ripresa, veloce e immediata, dopo questa terza ondata del coronavirus?

- Sicuramente ci sarà; non solo una ripresa ma un'autentica euforia. Le persone sono state costrette e private della loro libertà per un anno. La pandemia, cosa mai successa prima, ci ha trovati un po 'tutti impreparati. Nessuno di noi ha mai visto niente di simile, a parte le persone più anziane che hanno passato la guerra. Dopo un anno, abbiamo preso le misure, le vaccinazioni stanno prendendo il verso giusto. Sono ottimista. Penso che nei prossimi 2mesi ci sarà una evoluzione positiva eclatante .

 
 Marco Bacci

- Penso che molti hanno i miei stessi sentimenti, riprendere un “calpestare le vigne”. Si aspetta un nuovo boom di visite dei wine lover e la ripresa del “turismo del vino”?

- Tutti hanno voglia di calpestare la terra delle vigne. Noi siamo in Toscana, siamo molto fortunati di poter godere delle bellezze dei luoghi che ci circondano. Quale miglior occasione per riscoprire luoghi dove si producono i migliori vini del mondo. Qui a Castello di Bossi abbiamo moltissime prenotazioni per la stagione dopo Pasqua in poi. Sembra ci sia la consapevolezza che finalmente questo incubo finirà.

- L'aria che tira non è delle migliori, molte venditedi aziende vinicole, alcune “imbarazzanti”. Però sento dire in giro di giovani che il coraggio, alla ripartenza, di investire. Ed altri già affermati pronti con nuove idee per affrontare le sfide future. I suoi futuri progetti?

- Il gruppo Bacci Wine con Castello di Bossi in Chianti classico, Renieri a Montalcino e Terre di Talamo nella denominazione Morellino di

 
 Castello di Bossi

Scansano, continua a crescere a dispetto di tutto quello che accade. Il mio prossimo progetto si sta materializzando con la tanto desiderata “cantina sommersa” all'Argentario. Il Vino rosso TALAMO, un assemblaggio di Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Sirah, sarà immerso a 35mt di profondità con un termoclima perfetto di 16 gradi tutto l'anno. Ci rimarrà per almeno 18 mesi. La posa delle bottiglie (10.000) avverrà a fine maggio.

- Sarà il green (biologico, biodinamico e naturale) a prevalere nella produzione e comunicazione?

- Il gruppo Bacci Wine è ormai da anni certificato Biologico. Non ci sono alternative a questa direzione. Siamo responsabili di quello che facciamo e che lasceremo ai nostri figli. La qualità ha solo da guadagnare. Le piante pure. È ormai certo che le viti godono nel non essere avvelenate . Vivono di più e danno frutti migliori.

- Molti credono che ci sarà un ritorno alla cucina tradizionale, a consumare i pasti tra le mura domestiche. Nelle strategie di venditadel gruppo Bacci Wine ci sarà una particolare attenzione verso le enoteche?

- Tutti hanno imparato o si sono affinati in cucina durante il primo vero lockdown. Tutti i miei amici hanno messo su peso. Comunque, la voglia di uscire è tanta. Penso che quando ci sarà la possibilità, in molti hanno voglia di risocializzare con le gambe sotto il tavolo di un buon ristorante. Verrà naturale "aiutare" la ripresa di una categoria che ha pagato un prezzo altissimo alla pandemia. Sicuramente la ricerca nelle enoteche, quando non si è potuto fare nella carta dei vini al ristorante, ha insegnato molto e questo sistema di distribuzione continuerà ad evolversi e da parte nostra a seguirlo con attenzione.

 
Renieri a Montalcino 

- Ricerche clonali verso i monovitigni o insistere su assemblaggi?

- Il vino è come musica. Quando mi chiedono: ma tu che vino preferisci? Quello buono, rispondo . Vieni la musica, quella bella. Che sia rock, Jazz, classica ecc. Non ci sono limiti. Che sia assemblaggio o monovitigno. Quello che importa è che sia buono. Che rappresenti il ​​meglio di quello che riusciamo ad avere dalla terra.

- Infine il valore delle “Guide”. Ancora bicchieri, tralci, stelline e stellette per giudicare un vino? Non pensa che forse serva un po 'di soggettività nel gusto?

- Il valore delle guide fa parte del gioco. Essere giudicati da terzi fa comunque piacere. L'anno passato siamo stati giudicati con il Brunello Renieri 2015 , 100 centesimi, secondo miglior vino del mondo (James Suckling). In una concorrenza quasi illimitata e pensando a quanti vini vengono prodotti nel mondo, la cosa non può che far piacere. Ma il godimento più grande è sicuramente quello di scoprire individualmente qualche bottiglia che ti emoziona . Che ti fa sentire più importante di qualsiasi giudizio.

Durante l'intervista Marco Bacci ha accennato al progetto TALAMO , “Il mio prossimo progetto che si sta materializzando con la tanto desiderata cantina sommersa all 'Argentario”.

Sul fondo del mare di Talamone dove maturare 10mila bottiglie di vino rosso a base di Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Sirah. Non è la prima volta; anche l'Azienda Arrighi di Porto Azzurro (Isola d'Elba) ha in corso un progetto simile assistito dal Prof. Attilio Scienza.

A differenza del tentativo di Antonio Arrighi questo della Bacci Wine è sicuramente su più vasta scala: vini che verranno posati tra fine aprile e inizio maggio a 35 metri di profondità, all'interno di 15 gabbie metalliche, a circa 500 metri di distanza dalla costa . Un ettaro di fondale dove il vino Talamo rimarrà per almeno un anno e non più di due. Il tempo necessario per completare la sua maturazione a una temperatura di circa 16 gradi che, a quella profondità, è rimasto praticamente per tutto l'anno.

Non vedo l'ora di assaggiarlo e parlarne. Grazie Sig. Bacci per la sua disponibilità. Chapeau!

 

 

Urano Cupisti

Intervista del 30 marzo 2021

Frammenti che orbitano qua e là, individuati, carpiti; li commento e condivido con voi.

La Riflessione!

La crisi Covid continua a tenere banco e nonostante tutti gli sforzi da parte della comunicazione ufficiale, la luce in fondo al tunnel non si scorge, neanche i primi barlumi. Registriamo sempre più dati allarmanti nel settore dell'agro-alimentare dove è collocata l'eno-gastronomia. 4.258 aziende fallite nel 2020 ei primi dati camerali del 2021 tenero al pessimismo. Le manifestazioni rinviate durante la pandemia atto I e II non si trovano spazio in quella atto III e già si parla, a settembre, di atto IV. Il Vinitaly, l'evento più importante in Italia, rinviato ufficialmente al 2022 con, forse, una mini-edizione rigorosamente b2b, business to business. A margine di questa devastante crisi c'è chi vedrebbe Milano capitale italiana del Vino (e non più Verona).Un vecchio ritornello che ogni tanto, qualcuno ben interessato, “rigorgheggia”. Ma qualche notizia buona, qualche frammento cosmico che ci faccia sognare, c'è? Le Donne della Birra in cattedra ad insegnare e formare nel mondo delle bionde. Ed infine le indicazioni dove trovare i migliori gelati secondo Gambero Rosso.

 

Frammento n. 1

La crisi Covid

Ne ho accennato in un frammento precedente. Nonostante l'agro alimentare nel 2020 sia stato il confronto che meglio è riuscito a reggere l'urto della crisi profonda dovuta alla pandemia, i dati ufficiali dell'Union Camere registrano ben 4.528 fallimenti di aziende agricole ei dati del primo bimestre 2021, in percentuale spalmabile su tutto l'anno, non sono affatto consolanti. Il Nord-Est il più colpito con 1.996 imprese che hanno chiuso definitivamente i battenti. Certo, considerando che il Made in Italy ha voce prioritaria proprio in questo comparto, non c'è da stare allegri. Per adesso, come soluzioni, solo buone intenzioni che vedranno i loro effetti nei programmi di investimento asseverati da Business Plan.“La qualità italiana ha bisogno di essere promossa e valorizzata su larga scala e l'aiuto dei Consorzi-Fidi può essere fondamentale nel determinare il successo di una visione imprenditoriale”. Parole, solo parole. Nel frattempo, dal 1 ° gennaio 2021 sono in vigore le nuove regole europee che modificano i criteri di classificazione dei debitori, la nuova definizione di default. E le banche ne tener conto!

Frammento n. 2

 

Annullato il Vinitaly.

Sul palazzo di Verona-Fiere sventola una “bandiera bianca”, quella della disperazione. Rinviato al 2022 la più grande manifestazione vinicola nazionale. Le nuove date: dal 10 al 13 aprile. “Tenteremo di fare Opera Wine il 19-20 giugno, Vinitaly International Academy (21-24 giugno), forse. Nella speranza che la campagna vaccinale, per quelle date, sia ad un buon punto. Sic et Non.

Frammento n. 3

Corre voce che si farà ad Ottobre.

Niente affatto !!! Voci fuorvianti che provengono da una lettura superficiale di una nota di Verona-Fiere. È in atto un tentativo organizzativo per un Vinitaly Special Edition 2021 riservato al “b2b”, business to business, in presenza dei buyer internazionali. Potranno partecipare o collegarsi in video-conferenza con i produttori per svolgere “gli affari”. Fondamentale potenziare l'azione di promozione sui buyer. Wine Lover dovete pazientare fino all'aprile 2022. Altrimenti, se avete le possibilità, volate in Cina, Brasile, Russia. Non si capisce il perché ma in quelle nazioni le Manifestazioni sono confermate.

 

 

Frammento n. 4

Ci risiamo: Milano vs Verona.

Iniziò Angelo Gaja ben quattro anni fa stanco di vedere al Vinitaly, turbe di ubriachi dare il meglio di loro. "Abbiamo bisogno di un appuntamento dedicato ai professionisti (come il Vinexpo di Bordeaux) senza l'assalto popolare come a Verona". Ora ne parlano diversi giornalisti, referenti di testate importanti, che cercano di dare voce alla necessità di rivedere la Manifestazione in vista di una ripresa e un nuovo necessario approccio alla stessa. Milano come città grande e meglio organizzata, dal punto logistico, di Verona ritenuta troppo provinciale ed inadatta al grande business.Daniele Cernilli, mitico Doctor Wine, ricorda che il pericolo è rappresentato dai tedeschi del ProWein tutto finalizzato al Trade (commercio) e che, in questo momento, sarebbe una guerra fratricida ingaggiare un braccio di ferro tra Milano e Verona. C'è chi ricorda che Verona è conosciuto all'estero come la capitale del vino italiano e chi insiste nel cambiamento sede per dare una svolta significativa. Personalmente sto con i produttori vinicoli. Del resto Milano ospita Wine Week. Vediamo come evolve, forse rappresenta la svolta.

 

Frammento n. 5

Le Donne della Birra a cattedra

L'Associazione Le Donne della Birra riunisce tutte quelle che lavorano nel settore o che amano la bevanda spumeggiante. Da fine aprile di quest'anno fino a gennaio 2022 daranno vita ad un loro progetto che la pandemia ha rimandato di un anno: corsi on-line a tema birraio con un target sia professionale che amatoriale. Partner sarà Formalimenti, una piattaforma di e-learning (tele apprendimento) a supporto dei corsi via web. Per saperne di più vale la pena sintonizzarsi con la diretta Facebook del 6 aprile, ore 18,30, che andrà in onda in simultanea su Donne del Cibo, Formalimenti e Donne della Birra. 

 

 

Frammento n. 6

Le migliori gelaterie secondo Gambero Rosso


L'estate si avvicina ed il consumo di gelato anche.
Gambero Rosso pubblica la guida delle gelaterie migliori d'Italia sulla base di quanto assaggiato dai loro esperti durante il 2020. Sulla base di cosa? Ingredienti insoliti e diversi, gusti golosi, tradizioni regionali. Ma anche la riscoperta di gusti antichi selezionando con pazienza protagonisti, valorizzando in particolare un gelato sì goloso ma anche sano e sostenibile. E gli esperti sono riusciti a scoprire anche il piacere, da parte dei maestri gelatieri, sconfinare nel mondo della pasticceria e della cioccolateria dando vita ad intriganti mix. Per saperne di più e scegliere i prodotti della gelateria premiata vicino casa: la guida online del Gambero Rosso.

 

Osservo, scruto, assaggio e… penso. (urano cupisti)

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