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La prima partita del girone di ritorno si gioca all’Olimpico di Roma, dove Lazio e Como pareggiano per 1-1. Parte meglio il Como che crea almeno quattro nitide occasioni da gol tra cui un incrocio dei pali di Kempf. Al 17′, Paz resta a terra a seguito di un intervento duro di Gigot e il tecnico Fabregas è costretto a sostituirlo con Diao. Il Como continua a dettare i tempi di gioco, ma senza lo spagnolo non riesce ad essere lo stesso incisivo. La Lazio invece si dimostra cinica e sblocca il match alla prima occasione al 33′: su verticalizzazione di Guendouzi, Dia, al 34′, controlla il pallone spalle alla porta, si gira e mette la palla nell’angolino. Nella ripresa il Como si ripresenta in campo con lo stesso atteggiamento della prima parte di gara. Al 58′ il laziale Tchaouna dopo aver rimediato due gialli in pochi secondi lascia i suoi in 10 e di conseguenza i biancoazzurri arretrano il baricentro. La Lazio subisce il pareggio al 72′: su cross di Strefezza sulla destra, Cutrone riesce a firmare il pari di testa. Nel finale i padroni di casa creano l’occasione più grande: su tiro di Dele-Bashiru, il pallone arriva a Guendouzi che, a due passi dalla porta, calcia incredibilmente fuori. Finisce così, con il Como che conquista un punto importante nella lotta salvezza.
Il Lecce espugna il campo dell’Empoli con un netto 3-1. Gli ospiti partono fortissimo e sbloccano il risultato al 6’ grazie a Morente, che è bravo a raccogliere il passaggio di Pierotti. Passano appena cinque minuti e su lancio da rimessa laterale, Krstovic, è pronto a raccogliere l’assist e a realizzare con un gran tiro sotto la traversa. Unica nota negativa per i salentini è l’infortunio di Ismajli. Nella ripresa l’Empoli ritorna in partita e dopo soli due minuti, il colpo di testa di Cacace sigla l’1-2. Nel recupero, approfittando di un Empoli piuttosto sbilanciato, Krstovic chiude la partita con un gran sinistro all’incrocio. Per i toscani si aggrava la crisi: è alla sua terza sconfitta consecutiva in casa, resta a 20 punti in classifica, ed è agganciata dal Lecce.
Il Derby della Mole, Torino-Juventus finisce 1-1. La Juventus all’8′ è già in vantaggio: Yildiz si accentra dalla destra, salta due avversari e con il sinistro batte il portiere Milinkovic-Savic sul primo palo. A metà primo tempo la squadra di Thiago Motta trova il gol del raddoppio, ma il Var nega per un fuorigioco millimetrico, la gioia a Nico Gonzalez. Il Torino rimane in partite e al 46’ Vlasic dopo aver ricevuto palla al limite dell’area, controlla col destro e con il sinistro mette in rete. Il secondo tempo è equilibrato, la Juventus ha le migliori occasioni ma il Torino deve ringraziare il proprio portiere, decisivo in un paio di interventi. A seguito di un’azione contestata per un intervento di Savona da ultimo uomo su Karamoh, gli allenatori delle due squadre si scontrano verbalmente e l’arbitro si vede costretto ad espellerli. Il pareggio conferma i limiti di entrambe le squadre, ma fa morale più per il Toro che per la Vecchia Signora.
Il Milan a San Siro contro il Cagliari pareggia 1-1. Nel primo tempo I rossoneri tirano tanto ma con poco costrutto e il brivido più grande della partita è offerto dal Cagliari al 40’con Felici dove Maignan effettua una grande parata. Nel secondo tempo i rossoneri partono concentrati diretti da un Pulisic in grande forma. Prima prende la traversa (47′) e poi al 51′ è ancora determinante nel gol rossonero: c’è un grande lancio di Theo Hernandez, che trova Pulisic: questi calcia al volo e il pallone carambola tra Caprile e il palo. Morata si lancia e realizza il gol vincente. Al 55’ Il Cagliari pareggia: Fofana perde un pallone a centrocampo e regala la ripartenza a Felici che serve Zortea, il cui diagonale tutt’altro che irresistibile, sorprende Maignan. Il Milan nonostante le diverse occasioni avute nell’ultima mezz’ora, non va oltre il pareggio. I rossoneri stanno tentando di assicurarsi le prestazioni dell’attaccante inglese Rashford del Manchester United. Lo vorrebbe in prestito per sei mesi pagando circa la metà dei 7 milioni di euro netti d’ingaggio che gli spettano fino al 30 giugno.
Bologna-Roma 2-2. La partita del Dall’Ara si decide tutta nella ripresa: al 58′ l’ex di turno Saelemaekers la sblocca con la complicità di Skorupski, ma tre minuti dopo i padroni di casa pareggiano in contropiede col secondo gol in campionato di Dallinga. A fissare il risultato finale sono due calci di rigore, entrambi scaturiti da falli di mano in area: quello di Ferguson al 65′ (provocato da Pellegrini) e quello di Dovbyk al 98′, (per un tocco di braccio di Lucumi), che pareggia per i giallorossi.
Il Napoli batte 2-0 il Verona ed infila la quinta vittoria consecutiva. Al Maradona nel primo tempo gara vivace e tante occasioni: il Napoli al 5′ sblocca subito il match: il gran tiro dal limite di Di Lorenzo colpisce il palo, ma la palla sbatte sulla spalla di Montipò che era proteso in tuffo e finisce in rete. Nella ripresa gli azzurri aumentano il ritmo, spingono e raddoppiano al 61′ con un con un violento tiro dal limite di Anguissa. E’ un successo senza discussioni per il Napoli che ottiene la quinta vittoria consecutiva e si conferma in testa con quattro punti di vantaggio sull’Inter.
L’Inter passa 1-0 a Venezia. Al 16′ i nerazzurri vanno in vantaggio: bel lancio di Asslani, pregevole controllo e tiro di Lautaro Martinez, Stankovic effettua una grande parata e sulla respinta c’è il gol vincente di Matteo Darmian. Nella ripresa i nerazzurri non trovano il raddoppio con Frattesi e Lautaro, mentre Sommer è bravo sul colpo di testa di Doumbia e fortunato al 74’sul palo di Busio. L’Inter ha fatto la partita, senza mai forzare troppo, ma ha avuto il torto di non trovare il raddoppio e di esporsi a un finale di sofferenza. Matteo Darmian è il tipico giocatore che tutte le squadre vorrebbero avere, sa stare in panchina tranquillo, senza polemizzare e quando è chiamato in campo dimostra sempre di essere importante.
Il Monza supera 2-1 la Fiorentina e dopo 10 mesi torna a festeggiare davanti al proprio pubblico, aggrappandosi ora più che mai alle residue speranze di salvezza. Al termine di un primo tempo senza grosse emozioni, il Monza sblocca improvvisamente la partita al 44′ con il primo tiro in porta in assoluto del match. La palla dell’1-0 arriva sul piede di Ciurria, bravissimo a pescare il secondo palo con un colpo chirurgico. Al 63′ Maldini firma il raddoppio su assist di Pedro Pereira, poi Beltran al 74′ trasforma un calcio di rigore. La squadra di Salvatore Bocchetti, al suo primo successo in assoluto da allenatore, festeggia davanti al suo pubblico. Chi, invece, non sorride è il grande ex Raffaele Palladino, che nel suo vecchio stadio, trova la quarta sconfitta nelle ultime cinque partite.
Questi i risultati della 20.a giornata di calcio di Serie A:
LAZIO-COMO 1-1 EMPOLI-LECCE 1-3 UDINESE-ATALANTA 0-0
TORINO-JUVENTUS 1-1 MILAN-CAGLIARI 1-1 GENOA-PARMA 1-0
VENEZIA-INTER 0-1 BOLOGNA-ROMA 2-2 NAPOLI-VERONA 2-0
MONZA-FIORENTINA 2-1
Si è giocata la 19a e ultima giornata di andata che si è aperta con il pareggio nello scontro diretto tra Venezia e Empoli per 1-1. Al 5’ c’è un errore clamoroso di Vasquez, portiere dell’Empoli, che sbaglia il rinvio e il pallone dopo aver colpito Pohjanpalo, carambola nella propria porta. L’Empoli reagisce subito e domina il primo tempo creando tante occasioni da gol. I toscani realizzano solo al 31’ a seguito di una grande giocata di Colombo, che serve Esposito, il quale mette in rete. E’ un risultato che lascia l’amaro in bocca ai toscani, protagonisti di una rimonta e vicini al risultato pieno. Il Venezia, non particolarmente incisivo, ottiene comunque un punto utile per continuare nella lotta per la salvezza. Stankovic, portiere del Venezia e figlio dell’ex calciatore di Lazio e Inter, è stato il protagonista assoluto del match. A parte un errore di disattenzione, ha parato di tutto e di più sia nel primo tempo che nella ripresa.
Il Napoli batte 3 a 0 la Fiorentina al Franchi e torna da solo in testa alla classifica. Dopo i primi 30 minuti senza grandi occasioni, la partita si sblocca grazie ad una splendida giocata di David Neres al 29′ che scambia bene con Lukaku, poi entra in area, salta due avversari e con il destro spedisce la palla sotto la traversa. La Fiorentina reagisce e dopo soli 6 minuti trova il gol del pareggio con Moise Kean ma il Var segnala un suo fallo di mano e il gol è annullato. Nella ripresa la squadra Viola prova ad alzare il baricentro per tentare il pareggio, il Napoli invece tenta di ripartire in contropiede. Al 54′ Moreno atterra in area Anguissa e Lukaku realizza con freddezza dal dischetto. Il portiere del Napoli Meret qualche minuto più tardi è decisivo in un paio di occasioni impedendo ai Viola di segnare, poi a seguito di un errore di Comuzzo al 68esimo, McTominay segna il terzo gol. Calciatore copertina del match è Neres, che dispone di dribbling tecnica e rapidità. Una miscela capace di fare infiammare il pubblico.
Il Cagliari vince 2-1 a Monza. I sardi, reduci da quattro sconfitte di fila come i brianzoli, sono andati subito in svantaggio per un rigore concesso al 5’ su cross basso di Ciurria che colpisce la mano di Mina. Dopo un confronto audio con la sala Var, l’arbitro Di bello verifica al monitor e concede il calcio di rigore. Dal dischetto Caprari realizza. In seguito i sardi sono bravi a ribaltare la situazione. Al 22′ il pareggio arriva con un sinistro potente e preciso di Zortea dal limite dell’area, poi al 56′ Piccoli concretizza e con il destro batte Turati dopo una azione di Obert. Cinque minuti più tardi l’espulsione di D’Ambrosio per un fallo di reazione su Mina, spegne le residue intenzioni di recupero del Monza, sempre più ultimo in classifica.
La Roma batte 2-0 la Lazio nel derby. All’Olimpico nel primo tempo i giallorossi sbloccano la gara con Pellegrini al 10′ il quale dopo un suggerimento di Saelemaekers, è bravo a liberarsi al limite e a battere Provedel con un gran destro. Poco più tardi i giallorossi raddoppiano al 18′: a seguito di un contropiede di Dybala, questi passa la palla a Saelemaekers che è pronto a tirare in porta. Il primo tiro viene respinto dal portiere laziale Provedel, ma sulla respinta il nuovo tentativo del belga è quello vincente. Nella ripresa i biancocelesti aumentano il ritmo, spingono e reagiscono, ma Svilar le para tutte. Nel recupero si assiste ad una rissa in campo, uno spettacolo indecoroso che non fa bene al calcio. Alla fine l’arbitro prende la decisione di espellere Castellanos. Claudio Ranieri tecnico avveduto ed esperto, continua nel suo impegno di rilanciare i giallorossi: nel passato aveva il 100% di vittorie nei derby e ha confermato la statistica. Lorenzo Pellegrini è nato a Cinecittà, cresciuto in Curva Sud e nel settore giovanile giallorosso, eppure il suo rapporto con la Roma sembrava quasi terminato. Prima del derby, Pellegrini non giocava titolare in Serie A da un mese e mezzo e invece il derby ha restituito alla Capitale, un calciatore vero, il suo capitano. Lorenzo ha segnato al decimo minuto un gol da 10, il numero che qualche anno fa un certo Francesco Totti gli aveva idealmente consegnato. Oggi sembra un giocatore ritrovato e pare che abbia intenzione di rinnovare il contratto.
Con la 19.a giornata termina il girone di andata. Al momento attuale nell’alta classifica troviamo Napoli, Atalanta e Inter giocarsi lo scudetto, mentre nella bassa classifica c’è una grande lotta, con molte squadre racchiuse in pochissimi punti. Soltanto il Monza è staccato dalle altre in ultima posizione. In questa giornata Milan, Juventus, Atalanta e Inter essendo impegnate in Arabia per la Supercoppa Italiana, dovranno rinviare le loro gare di campionato.
Questi i risultati della 19.a giornata di calcio di Serie A:
VENEZIA-EMPOLI 1-1 TORINO-PARMA 0-0 LECCE-GENOA 0-0
FIORENTINA-NAPOLI 0-3 MONZA-CAGLIARI 1-2 ROMA-LAZIO 2-0
COMO-MILAN RINVIATA AL 14/01 ORE 18:30 VERONA-UDINESE 0-0
ATALANTA-JUVENTUS RINVIATA AL 14/01 ORE 20:45
INTER-BOLOGNA RINVIATA AL 15/01 ORE 20:45
Il Milan conquista la Supercoppa Italiana, battendo 3-2 l’Inter in rimonta nella finale di Riad. Dopo un primo tempo equilibrato, l’Inter passa in vantaggio nel recupero del primo tempo con Lautaro Martinez il quale dopo aver ricevuto il passaggio da Taremi, si libera di un avversario e mette in rete. All’inizio del secondo tempo la seconda rete per l’Inter: su lancio di De Vrji, Taremi stoppa il pallone e sfruttando un buco della difesa rossonera, realizza. Nel secondo tempo è successo di tutto con due squadre che si affrontano lasciando da parte ogni dettame tattico. Il Milan ha continuato a crederci nel momento in cui il neo tecnico rossonero Conceicao ha inserito Leao. Questi al primo guizzo guadagna una punizione dal limite e Theo Hernandez al 52’, trova lo spiraglio giusto per realizzare direttamente. A dieci minuti dalla fine dell’incontro, i rossoneri pareggiano col sinistro di Pulisic, su assist di Theo Hernandez. Lo spettacolo prosegue con una grande parata di Maignan su Dumfries, ma soprattutto con la verticalizzazione di Pulisic che lancia in area Leao. Questi al 93′ mette in condizione Abraham di sospingere la palla in rete. La rimonta si è completata perché dallo 0-2 si è passati al 3-2 per i rossoneri ed è stato sicuramente uno spettacolo sportivo avvincente. Leao e Theo Hernandez con il nuovo mister Conceicao sono tornati al centro del progetto rossonero e i risultati si vedono. L’Inter deve rammaricarsi perché era in vantaggio di 2-0 all’inizio della ripresa, ma dal momento che non ha saputo gestire il risultato, ha subito una cocente rimonta.
Nella 18a giornata giocata di sabato, c’è stata la vittoria del Genoa a Empoli. per 2-1. Decisivi i gol di Badelj ed Ekuban nel secondo tempo, intervallati da un rigore sbagliato da Esposito, che ha comunque accorciato le distanze nel finale. Nel secondo tempo, il Genoa è stato più incisivo, trovando i gol necessari per assicurarsi tre punti preziosi. La squadra azzurra ha fallito con Esposito il rigore del possibile pareggio sullo 0-1 e ha pagato alcuni gravi errori difensivi. La partita si è rivelata vivace, con entrambe le squadre che non hanno lesinato l’impegno. Il Genoa grazie a questa vittoria al Castellani, si allontana dalla zona retrocessione.
Il Parma batte il Monza 2-1. brianzoli dominano la prima frazione, mettendo sotto pressione una difesa parmense disorganizzata. Il Parma fatica a reagire, chiudendo il primo tempo sotto i fischi del Tardini. Nella ripresa, un rigore trasformato da Hernani e il rosso a Pablo Marì, cambiano il match. il Monza costretto a giocare per buona parte del secondo tempo in dieci uomini, perde l’incontro nei minuti finali. Il Parma vince all’ultimo secondo (98′)con un gran colpo di testa di Valenti a seguito di calcio d’angolo.
L’Inter espugna Cagliari battendo i sardi 3-0 all’Unipol Domus. Nel primo tempo la squadra di casa riesce a tener testa ai nerazzurri grazie alle parate del suo portiere. Nel secondo tempo l’Inter schiaccia il Cagliari nella sua metà campo e la partita si sblocca al 53esimo: Nicolo Barella con un assist perfetto trova in area Alessandro Bastoni sul secondo palo che con un pallonetto sigla l’1 a 0 dei nerazzurri. Il vantaggio crea all’Inter più spazi e il secondo gol arriva al 71esimo: Barella (ancora lui) con un assist perfetto trova al centro Lautaro che si sblocca (non segnava in campionato da inizio novembre contro il Venezia). Al 77′ su colpo di testa di De Vrij, l’intervento di mano di Wieteska è netto e l’arbitro Doveri concede il calcio di rigore. Calhanoglu dal dischetto realizza il terzo gol. E’ la sesta vittoria consecutiva dei nerazzurri in campionato che hanno una alta media realizzativa. E’ importante sottolineare la forza del reparto arretrato, insuperabile grazie al portiere Sommer davvero imbattibile. Alla vittoria contro il Cagliari ha contribuito la prestazione del giovane difensore tedesco Bisseck, un vero colosso, che nel primo tempo ha effettuato delle tempestive coperture difensive.
All’Olimpico è 1-1 tra Lazio e Atalanta. I biancocelesti partono forte e mettono alle corde l’Atalanta. Il portiere dei bergamaschi è in forma ed effettua alcune parate di grande effetto, che lasciano inviolata la sua porta. Guendouzi centrocampista francese, colpisce l’incrocio dei pali. Al 27′ la Lazio sblocca la partita: Rovella verticalizza per Dele-Bashiru, che al volo trafigge Carnesecchi. Nel secondo tempo la Dea alza il baricentro e sfiora il pareggio in alcune occasioni. Ma la Lazio è viva e Carnesecchi effettua un altro strepitoso intervento su Dia (78′). All’88’ l’Atalanta pareggia: Zaniolo con una semirovesciata lancia Lookman il quale consente a Brescianini di insaccare a porta vuota. E’ un pareggio che lascia l’amaro in bocca alla Lazio, che aveva giocato meglio.
Juventus Fiorentina 2-2. All’Allianz Stadium, Thuram sblocca il match al 20′ con una bella azione personale e dopo essersi inserito centralmente, realizza di destro. Una volta in vantaggio la Juventus arretra un po’ e arriva il pareggio al 38′: l’assist di Adli raggiunge Kean che di testa, da due passi realizza. Il centravanti ex juventino non esulta, anzi a mani giunte guarda i tifosi dello Stadium quasi come volersi scusare. Nel secondo tempo al 48′ Koopmeiners crea un assist per Thuram che batte De Gea per la seconda volta. A cinque minuti dalla fine, uno scivolone di Cambiaso avvia l’azione della Fiorentina, poi Beltran serve Sottil, che conclude con il mancino sul primo palo. C’è da annotare che la partita da poco iniziata è stata momentaneamente sospesa dall’arbitro Mariani per alcuni cori discriminatori da parte del settore viola contro Dusan Vlahovic, ex della sfida. Dopo un paio di minuti di stop la gara è ripresa: è chiaro che Il ripetersi di tali cori poteva comportare la sospensione della partita”.E’ l’11.mo pareggio stagionale in campionato, ed è un misero bottino per una squadra dalle forti ambizioni come la Juventus.
il Napoli batte il Venezia 1-0 . Per gli uomini di Antonio Conte sembrava la classica gara stregata con il portiere veneziano Stankovic, (figlio d’arte), protagonista di ottime parate. Al 36′ Idzes interviene di braccio in area di rigore sul tiro-cross di Olivera e il direttore di gara indica il dischetto. Dagli undici metri si presenta Lukaku, ma Stankovic gli para il rigore. Nel secondo tempo al 64′ il portiere del Venezia è chiamato al grande intervento su Lukaku, per deviare il suo sinistro sul palo. Al 70′ Conte manda in campo Raspadori al posto di Anguissa per dare più peso all’attacco azzurro, Ed è proprio il neo entrato a scaricare in rete a un quarto d’ora dal termine, una palla vagante a centro area, dopo una precedente parata di Stankovic. La rete galvanizza i partenopei, che sfiorano il raddoppio in un altro paio di circostanze. Ma il risultato resta sull’1-0 e il Napoli può brindare alla conclusione del 2024 in testa alla classifica con l’Atalanta.
Milan Roma 1-1. La vera notizia è il ritorno dal primo minuto di Hernandez, che è stato riabilitato dopo il faccia a faccia con l’allenatore Fonseca. Primo tempo frizzante con i giallorossi subito pericolosi: all’11’ con il palo colpito da di Dovbik. Al 16′ il Milan passa in vantaggio con un contropiede orchestrato da Fofana, che smista poi la palla a destra per l’accorrente Reijnders che infila il portiere Svilar. Poco dopo altra ripartenza rossonera, con Morata, che sfiora il raddoppio. Il pareggio della Roma arriva al 23′: a seguito di un gran tiro di Pisilli, Dovbyk alza il pallone in area, con un colpo di tacco e Dybala al volo con un gran tiro, insacca alle spalle di Maignan. In avvio di ripresa parte meglio il Milan, bravo Svilar sul rientrante Bennacer e su Chukueze, ma il finale è tutto della Roma, che manca almeno tre nette occasioni da gol. Un pareggio divertente, con entrambe le squadre che potevano arrivare alla vittoria. Il pubblico rossonero di palato fine, non ha gradito l’ennesima non vittoria e ha contestato la società. Dopo qualche giorno Paulo Fonseca è stato esonerato come allenatore del Milan. Nel comunicato stampa è scritto: ” il Club ringrazia Paulo per la grande professionalità e gli augura il meglio per il futuro”. Al posto di Fonseca arriverà il connazionale Sergio Conceicao, ex allenatore del Porto. Il primo impegno dei rossoneri sarà venerdì prossimo in Arabia Saudita contro la Juventus per la semifinale di Supercoppa italiana. Sarà una sfida in famiglia, in quanto il neo tecnico del Milan Conceicao, sfiderà subito il figlio 22enne, Francisco, che milita nel club bianconero.
Nelle gare del lunedì, importante vittoria del Como che batte il Lecce con le reti di Paz e Cutrone mentre il Verona espugna Bologna e conquista tre punti vitali nella lotta alla salvezza. Il Bologna ha giocato in 10 uomini nella ripresa per l’espulsione di Pobega. Nella prossima giornata, quattro squadre saranno impegnate in Supercoppa Italiana (Inter, Juve, Milan e Atalanta). Le partite si giocheranno in Arabia Saudita, a Riyad, nel modernissimo ‘Al-Awwal Park Stadium’. Le quattro formazioni pertanto non potranno giocare in campionato e le rispettive gare saranno rinviate a meta’ gennaio.
Questi i risultati della 18.a giornata di calcio di Serie A
EMPOLI-GENOA 1-2 PARMA-MONZA 2-1 CAGLIARI-INTER 0-3
LAZIO-ATALANTA 1-1 UDINESE-TORINO 2-2 NAPOLI-VENEZIA 1-0
JUVENTUS-FIORENTINA 2-2 MILAN-ROMA 1-1 COMO-LECCE 2-0
BOLOGNA-VERONA 2-3
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La 17a giornata di Serie A si è aperta venerdì con la vittoria sofferta del Milan a Verona per 1 -0. Al Bentegodi, nonostante la piena emergenza infortuni accentuata al 30′ dal problema muscolare di Leao, i rossoneri trovano tre punti fondamentali al termine di una sfida complicata e con poche occasioni da gol. A sbloccare il match è stato Reijnders al 56′ che realizza dopo essersi inserito a seguito di un assist perfetto di Fofana dalla trequarti. I gialloblù di Zanetti hanno avuto diverse occasioni per pareggiare ma è stato invano.
Prosegue l’ottimo momento del Bologna che vince anche a Torino con un netto 0-2. Al 7′ un fallo di Sosa su Holm porta a un rigore per il Bologna: Castro si incarica della battuta, ma Milinkovic-Savic para sia il penalty sia la ribattuta di Pobega. Il Bologna trova la rete al 70’ con Dallinga, entrato da poco e autore del suo primo gol in Serie A. All’80’, Pobega firma il raddoppio, inizialmente controllato al Var per fuorigioco ma poi confermato. La gara si chiude dopo sei minuti di recupero e consegna al Bologna il settimo posto in classifica. In casa granata prosegue la forte contestazione verso il Presidente Cairo
Il Napoli vince 2-1 in casa del Genoa. Al Ferraris la formazione di Conte conduce un primo tempo di altissimo livello capace di creare occasioni da rete a ripetizione. Dopo cinque minuti Lukaku, colpisce la traversa e poi i campani sviluppano altre occasioni da rete. ll match si sblocca al 15:_discesa sulla destra di McTominay, che trova il varco per Neres, cross del brasiliano a centro area dove Anguissa con un grande colpo di testa batte Leali. Al 23′ il raddoppio: punizione di Lobotka, Rrahmani inventa un pallonetto che scavalca Leali e finisce in rete. Il Genoa sembra intontito e non riesce a reagire. Nella ripresa il Grifone torna in campo con un altro piglio e dopo una grande occasione con Pinamonti, realizza più tardi con lo stesso centravanti. Al 51′ Pinamonti conclude la grande azione di Vitinha, infilando l’angolino. il Grifone a quel punto prende coraggio e mette in campo aggressività e intensità, Meret diventa il protagonista della vittoria con interventi decisivi; prima sul colpo di testa di Badelj, poi due volte su Balotelli nel finale. Il Napoli vince e Il Genoa è sempre più in crisi crisi, perchè non vince in casa ormai da 211 giorni, ultima giornata del campionato scorso,
La Lazio batte 2-1 il Lecce. I biancocelesti, sbloccano il match nel recupero del primo tempo: al 48′: Rovella recupera palla al limite e lancia Castellanos che calcia con forza, Falcone para, il centravanti ci riprova e Guilbert respinge di pugno sulla linea di porta. Per l’arbitro Manganiello è rosso e rigore, che lo stesso Castellanos trasforma. Nel secondo tempo la Lazio sembra voler chiudere la partita, ma è Il Lecce a pareggiare. Al 50′ Tete Morente realizza con un destro di controbalzo che beffa Provedel nell’angolino basso. La partita è viva ed entrambe squadre cercano la vittoria, All’ 87′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Marusic, dopo una corta respinta di Tete Morente, beffa Falcone con un destro al volo nell’angolino. In pieno recupero Kaba di testa prende in pieno la traversa e Pierotti non riesce sulla respinta a mettere in rete. Al triplice fischio di Manganiello, esplode la gioia della Lazio, ma il Lecce ha dimostrato di essere in forma,
La Roma batte 5 a 0 il Parma. All’8′ triangolazione tra l’ucraino e Dybala, con l’argentino che è steso in area da Balogh. Dal dischetto Dybala spiazza Suzuki. Al 13’ Saelemaekers sfrutta un cross sul secondo palo di Angelino e realizza con un gran tiro. Nel secondo tempo è sempre la Roma, padrona del campo, ad imporre possesso palla e gioco. Al 51′ un tiro dello stesso ex calciatore del Milan è deviato involontariamente dalla schiena di Dovbyk e per Dybala è facile segnare. Al 68′ un tiro dalla distanza di Camara scheggia la traversa. Al 74′ Saelemaekers è travolto da Mihaila e il conseguente calcio di rigore è realizzato da Paredes, poi all’83’ c’è gloria anche per Dovbyk. che mette in rete dopo un tocco illuminante del solito Dybala. E’ stata la miglior Roma della stagione contro un Parma, propositivo nel primo tempo e troppo arrendevole nel secondo tempo. Contro gli emiliani oltre al solito illuminante Dybala, si è assistita alla grande prova di Saelemaekers, che ha disputato una partita di grande qualità e quantità.
L’Atalanta batte 3.2 l’Empoli. Il primo tempo è davvero divertente. Al 13’ l’Empoli passa in vantaggio: Henderson arriva sulla linea di fondo, rimette il pallone all’indietro per Colombo, che insacca. Retegui si infortuna e per un problema muscolare, deve lasciare il posto a Zaniolo. Al 34’ i nerazzurri pareggiano: Zappacosta centra dalla sinistra, De Ketelaere, si tuffa di testa rasoterra e batte il portiere Vasquez. Al 46’ l’Atalanta torna in vantaggio: assist di De Ketalaere dalla sinistra per Zaniolo, che a centro area fa sponda di testa a Lookman, che calcia in rete. In avvio di ripresa partono forte gli uomini di D’Aversa e pareggiano. A seguito del tocco di Djimsiti su Grassi in area l’arbitro decreta calcio di rigore che Esposito al 57’ trasforma. All’ 86 De Ketelaere parte dalla sinistra, dribbla alcuni avversari e colpisce col sinistro, pescando l’angolino basso alla sinistra di Vasquez. E’ un gran gol che corona la prestazione di questo estroso calciatore che solo qualche anno fa il Milan lo aveva ritenuto non all’altezza. Undicesima vittoria di fila per la Dea, ma l’Empoli ha offerto una ennesima dimostrazione di bel gioco
La Juventus batte il Monza allo U-Power Stadium per 2-1.I bianconeri passano in vantaggio al 14’ con McKennie, che finalizza di destro al volo un corner battuto da Koopmeiners. Il Monza risponde al 21’ con Birindelli, che mette in rete dopo un cross da sinistra di Carboni. Al 38’, Nico Gonzalez sfrutta un pallone rimesso in area da McKennie su lancio di Savona e riporta in vantaggio la Juventus. Con Koopmeiners arretrato in regia accanto a Locatelli e Nico Gonzalez al centro del tridente, alle spalle di Vlahovic, i bianconeri hanno dimostrato di poter far girare la palla con velocità e idee. A seguito di questa sconfitta l Monza resta fanalino di coda con 10 punti.
Fiorentina Udinese 2-1 al Franchi. All’8′, Sottil si sgancia in attacco e Kristensen commette fallo. L’arbitro Feliciani, inizialmente, non dà rigore, ma il Var corregge la decisione. Dal dischetto Kean realizza. A inizio ripresa i bianconeri trovano la rimonta con Lucca, che dopo il pari al 49′ centra un palo con una rovesciata, Al 57′ Thauvin con un gran tiro a giro sul secondo palo, batte il portiere De Gea. Nel finale i viola sprecano un paio di clamorose azioni per pareggiare. Per l’Udinese è una vittoria importante perchè la Fiorentina non perdeva da marzo in campionato
L’Inter batte il Como 2-0. Nel primo tempo il Como si difende con ordine, cercando di colpire in contropiede, I nerazzurri prima sprecano due palle gol con Dumfries e Dimarco, poi passano in vantaggio al 48′: a seguito dell’angolo di Calhanoglu sul palo lontano, c’è lo stacco perentorio di Carlos Augusto che realzza con un gran colpo di testa. Al 92′ il Como perde palla, ne approfitta Thuram che entra in area e con un gran tiro realizza. Il portiere è apparso incerto in questa situazione. iI Como in alcuni momenti dell’incontro ha effettuato un pressing costante: non appena l’Inter tentava di impostare il gioco da dietro, il Como alzava immediatamente la pressione, disponendosi a uomo e aggredendo i nerazzurri, Con questa vittoria nerazzurri confermano il loro buon momento, dopo aver eliminato l’Udinese dalla Coppa Italia e aver rifilato 6 gol alla Lazio. Lautaro Martinez anche contro il Como prosegue il suo inatteso digiuno di gol. Potrebbe sembrare un problema ma l’ovazione dei tifosi al momento della sostituzione in campo, dimostra il contrario.
Questi i risultati sulla 17.a giornata di calcio di Serie A
VERONA-MILAN 0-1 TORINO-BOLOGNA 0-2 GENOA-NAPOLI 1-2
LECCE-LAZIO 1-2 ROMA-PARMA 5-0 VENEZIA-CAGLIARI 2-1
ATALANTA-EMPOLI 3-2 MONZA-JUVENTUS 1-2 FIORENTINA-UDINESE 1-2
INTER-COMO 2-0
La 16a giornata di Serie A si è aperta venerdì scorso con il ritorno al successo del Torino che espugna Empoli grazie a una rete da quasi 50 metri dell’attaccante Adams. Per l’Empoli molte occasioni fallite, su tutti una di Cacace a porta praticamente vuota e un rete annullata molto dubbia di Ismajli.
Al Bluenergy Stadium di Udine, il Napoli batte 3-1 l’Udinese. Al 21’ l’episodio che spezza l’equilibrio: su tiro-cross di Zemura, Lobotka tocca col braccio e Doveri assegna il rigore. Dal dischetto va Thauvin, Meret respinge e il francese realizza. Nel secondo tempo al 50′, McTominay lancia in verticale Lukaku, che di potenza e precisione infila il portiere udinese Sava. Al 76′ Neres. discende con grande corsa, effettua un doppio dribbling e tira in porta. La difesa respinge, la palla vagante è raccolta nuovamente dall’esterno portoghese che cerca nuovamente la via della rete, ma sulla sua traiettoria si trova Giannetti che involontariamente spedisce nella propria porta. All’81′ Simeone appena entrato, con facilità lancia Anguissa, che dopo essersi infilato di prepotenza, mette in rete. Neres contro l’Udinese ha sostituito al meglio Kvara e con la sua corsa e i suoi dribblings è stato un pericolo costante per la difesa dei friulani.
L’Atalanta batte 0-1 il Cagliari e centra la decima vittoria consecutiva in campionato. L’Atalanta soffre i sardi nel primo tempo e si salva grazie a quattro parate del suo strepitoso portiere Carnesecchi. Nel secondo tempo Gasperini decide di operare una serie di sostituzioni. A Zaniolo basta una manciata di secondi per essere decisivo. Cross di Samardzic da sinistra, la palla arriva dall’altra parte, Bellanova crossa nuovamente e l’ex romanista batte il portiere Sherri. Il numero 10 dell’Atalanta esulta in maniera esagerata sotto la curva cagliaritana e l’arbitro Pairetto, lo ammonisce. L’attaccante sembra proprio che non riesca a frenare la sua esultanza dopo un gol, poichè era stato già ammonito contro la sua ex squadra, la Roma. Dopo due minuti Lookman colpisce il palo, spostandosi verso sinistra e calciando con il destro. L’Atalanta riesce a portare a casa il bottino pieno nonostante l’assedio finale dei sardi.
Il Bologna vince1-0 contro la Fiorentina. Al Dall’Ara nel primo tempo la partita è vivace ma equilibrata, con continui capovolgimenti di fronte. Nella ripresa i rossoblù attaccano con maggior intensità e Castro centra il palo. I rossoblù passano in vantaggio al 59′: Castro passa il pallone a Dominguez che crossa e Odgaard è pronto a realizzare con la deviazione di Freuler. Nonostante il forcing finale, la Fiorentina non riequilibra più il risultato e il Bologna porta a casa una vittoria importante. Grave lutto per l’allenatore della Fiorentina: poche ore prima del match, Raffaele Palladino ha dovuto lasciare il ritiro per la morte della madre.
Il Como batte 2-0 la Roma. I giallorossi hanno giocato un buon primo tempo, con una occasione di Salemaekers e un gol annullato a Konè. Nella ripresa in campo c’è stato soltanto il Como con il portiere Svilar protagonista di diverse parate decisive. Al 91esimo, Alessandro Gabrielloni riesce a deviare in rete l’assist di Cutrone, anticipando tutti sul primo palo, poi lo stesso calciatore al 93′ in contropiede con la Roma sbilanciata, consegna un pallone a Nico Paz e questi deve solo spingerlo in rete. Nel secondo tempo la partita cambia completamente, il Como mostra più determinazione e riesce a vincere la partita in extremis. La Roma incassa l’ottava sconfitta stagionale in campionato ed è nuovamente notte fonda. In questa partita è diventata realtà la favola di Alessandro Gabrielloni, che dai campi di periferia di Serie D è riuscito ad essere protagonista in Serie A.
La Juve non va oltre il 2-2. All’Allianz Stadium nel primo tempo Gatti (19′) sblocca il match dopo un colpo di testa di Thuram, sugli sviluppi di un corner. Al 29’ un destro di Andersen scheggia la traversa e finisce sul fondo. Nella ripresa Giua annulla il gol di Yildiz per un tocco di mano, poi gli infallibili colpi di testa di Ellertsson (61′) e di Idzes (83′) portano incredibilmente in vantaggio i lagunari. Nei minuti di recupero al 95’ a seguito di una conclusione di Conceiçao, Stankovic para, il pallone poi finisce sul braccio largo di Candela e l’arbitro decreta il calcio di rigore. Vlahovic si dimostra infallibile e realizza per i bianconeri dal dischetto. Dopo la grande notte con il Manchester City, il pareggio contro il Venezia ultimo in classifica è una nuova delusione per la Juve. I bianconeri in questo campionato hanno ottenuto dieci pareggi in 16 partite.
Nelle gare della domenica, importante successo del Lecce per 2-1,nello scontro salvezza con il Monza. Primo tempo di grande intensità a Via del Mare, che esulta dopo tre minuti: lancio in profondità di Berisha, Tete Morente controlla e realizza. Krstovic poi sbaglia un calcio di rigore al 14′ e Dorgu fino a quel momento il migliore dei suoi, sigla un autogol al 37′, con un clamoroso errore di valutazione nel retropassaggio di testa. Al 44′ Krstovic, raccoglie palla in area e realizza di potenza alle spalle del portiere Turati. Nel dopo gara i dirigenti del Monza nonostante la sconfitta, rinnovano la fiducia a Nesta in panchina.
Termina in parità Milan-Genoa 0-0, con i rossoneri fischiati e contestati, che si allontanano definitivamente dalle zone di alta classifica. il tifo organizzato rossonero ha deciso di contestare nuovamente squadra e società, anche in occasione della festa dedicata a tutti i dipendenti del club. Per questa ragione ha appeso due striscioni molto polemici.
Nel posticipo che chiude la 16.ma giornata di Serie A l’Inter travolge 6-0 la Lazio. All’Olimpico nel primo tempo i biancoazzurri conducono la gara fino alla mezz’ora, poi Calhanoglu (41′) sblocca il match dal dischetto. Applicando il regolamento, Chiffi assegna il penalty dopo un lungo check del Var. E’ risultato determinante, il braccio largo di Gigot, sovrastato da Dumfries nello stacco. Al 45′ raddoppia Di Marco dopo un perfetto cross di Dumfries dalla destra. A quel punto la Lazio non oppone più resistenza e nella ripresa l’Inter dilaga e realizza al 51′ con Barella. Il centrocampista realizza un eurogol con un gran tiro che finisce sotto l’incrocio dei pali. L’Inter realizza ancora al 53′, con Dumfries e al 77′ con Carlos Augusto. Questi realizza con un movimento da “vero centravanti” nonostante sia un terzino. L’ultima rete che chiude la gara al 90′ è di Thuram. L’Inter torna a Milano con una grande prova di forza e riscatta immediatamente la deludente trasferta di Champions di Leverkusen. Uomo copertina di questo match è Dumfries, protagonista determinante di tre segnature. Si procura il rigore con un grande stacco su Gigot, poi serve un assist col contagiri sulla rete di Dimarco e realizza il quarto gol con un gran colpo di testa.
Questi i risultati della 16.a giornata di calcio di Serie A:
EMPOLI-TORINO 0-1 CAGLIARI-ATALANTA 0-1 UDINESE-NAPOLI 1-3
JUVENTUS-VENEZIA 2-2 LECCE-MONZA 2-1 BOLOGNA-FIORENTINA 1-0
PARMA-VERONA 2-3 COMO-ROMA 2-0 MILAN-GENOA 0-0 LAZIO-INTER 0-6
L’Inter batte il Parma 3-1. Al Meazza nel primo tempo i nerazzurri conducono la partita: prima vanno in gol con Lautaro (ma la rete viene annullata per fuorigioco),poi colpiscono una traversa con Dumfries e infine sbloccano il match al 40′ con Dimarco. Quest’ultimo si libera in area con un gran colpo di tacco e con il destro batte Suzuki. L’esterno sinistro si conferma calciatore dotato di una tecnica sostanziale. All’8′ della ripresa arriva il raddoppio: Mkhitaryan lancia lungo per Barella che entra in area, con freddezza dribbla l’ultimo difensore e poi di piatto destro batte Suzuki. Al 21′ i nerazzurri realizzano il terzo gol su azione da calcio d’angolo. Bisseck va altissimo di testa e prolunga, sul secondo palo Thuram in acrobazia, corregge in rete. Al 36′ il Parma accorcia le distanze: Man controlla in area e Darmian da poco entrato, nel tentativo di anticiparlo spedisce la palla alle spalle di Sommer e causa una autorete.
L’Atalanta batte 2-1 il Milan. Nei primi tre minuti si hanno le premesse che sarà un incontro spettacolare. Al 12′ Atalanta va in vantaggio: da un calcio di punizione dal limite dell’area, De Ketelaere stacca di testa sopra la schiena di Hernandez e batte Maignan. Il Milan trova il pareggio al 23′: Leao crossa al centro rasoterra e Morata è pronto ad avventarsi e battere Carnesecchi. Al 36′ Pulisic è sostituito per un problema muscolare e nel Milan sembra spegnersi la luce. Nella ripresa i ritmi si abbassano e non ci sono più le occasioni della prima frazione. L’Atalanta realizza il gol vittoria all’86’: a seguito di un calcio d’angolo, Lookman è il più lesto a sfruttare la spizzata di Kolasinac e a battere da vicino Maignan. L’Atalanta ottiene così la nona vittoria consecutiva ed è sempre più lanciata per un campionato di vertice. Sono in tanti ad essere concordi che è ormai matura per raggiungere il massimo traguardo della vittoria finale.
La Roma batte 4-1 il Lecce. I giallorossi sbloccano la gara al 13’ grazie a Saelemaekers, il quale lanciato in profondità da El Shaarawy, tocca il pallone in scivolata e lo spedisce in rete. Al 40′ a seguito dell’inserimento centrale di Coulibaly, Abdulhamid travolge l’avversario e costringe Chiffi a fischiare il calcio di rigore. Dal dischetto trasforma Krstovic. Nella ripresa il dominio dei padroni di casa è premiato al 59′ dal colpo di testa vincente di Mancini che realizza dopo il cross di El Shaarawy. Al 66′ la Roma realizza nuovamente: Abdulhamid lancia Pisilli che in velocità batte Falcone. All’ 86′ Koné sigla il definitivo 4-1, con un gran destro al termine di un’azione insistita. I giallorossi ritornano alla vittoria dopo quattro ko di fila e riportano un clima disteso all’Olimpico
La Juventus pareggia 2-2 contro il Bologna. Al 30’ Holm suggerisce per l’inserimento di Ndoye che realizza con un destro sul primo palo. Il gol suscita la reazione dei bianconeri che creano alcune occasioni da rete. La ripresa inizia con l’espulsione per proteste di Thiago Motta al 51′ e due minuti dopo, al 53′, il Bologna raddoppia: splendido assist di tacco di Castro che mette Pobega davanti a Perin che realizza. Al 62’ Conceicao serve Danilo sulla fascia destra che scarica verso il centro dove Koopmeiners colpisce a colpo sicuro e batte Skorupski. La Juve effettua alcune sostituzioni: prima Yildiz e Thuram e poi Mbangula e Savona. Quando tutto sembra perduto ecco la giocata definitiva: Vlahovic serve Mbangula che dal limite fa partire un destro a giro che entra in rete. Il Bologna esce deluso dal campo, perché la vittoria sarebbe stata tutto sommato, meritata.
La Lazio batte 1-0 il Napoli ed è la seconda volta in pochi giorni dopo la vittoria in Coppa Italia. I partenopei partono bene e creano alcune occasioni da gol, poi la gara si fa equilibrata. Ad inizio ripresa al 51′, la Lazio colpisce la traversa con Dele Bashiru, venti minuti dopo il colpo di testa di Anguissa bacia il palo. Il tecnico Baroni fa entrare in campo Noslin che in Coppa Italia contro gli stessi avversari aveva realizzato una tripletta. Ed è proprio il calciatore olandese al 79′ a fornire un perfetto lancio per Isaksen che anticipa Oliveira e calcia dal limite dell’area una palla che si infila sul secondo palo. La vittoria della Lazio è meritata perché nel match si è dimostrata più coraggiosa e propositiva. Nel Napoli le due sconfitte in tre giorni (meritate), con l’eliminazione dalla Coppa Italia e la perdita della vetta del campionato, evidenziano che il contributo delle riserve quando sono chiamate in campo, non è assolutamente al livello dei titolari.
L’Empoli si impone nettamente 4-1 in casa dell’Hellas Verona. La gara si decide nel primo tempo dominato totalmente dall’Empoli. Esposito firma una doppietta: al 16’ e al 19 a seguito di errori clamorosi della difesa gialloblù. Al 32’ Cacace segna il terzo gol con una conclusione dal limite, poi Tengstedt del Verona al 37’ dimezza lo svantaggio. Colombo al 42’ realizza l’ultimo gol per i toscani, insaccando al volo dopo una respinta su punizione. A seguito di questa pesante sconfitta, la panchina di Zanetti è ormai seriamente a rischio.
Termina in parità 2 a 2 la sfida salvezza tra Venezia e Como. E’ stata una bella partita giocata in condizioni meteo pessime. Il Venezia passa in vantaggio su tiro (deviato) di Nicolussi Caviglia. Nel secondo tempo dopo 4 minuti, arriva il pareggio grazie ad uno strano autogol di Candela che colpisce il pallone nella propria rete con il ginocchio. Al 56′, la squadra di Fabregas segna ancora con Belotti che calcia in rete nell’angolino basso del portiere. Il Venezia pareggia il match al 69esimo, grazie all’incredibile gol di Gaetano Oristanio direttamente da calcio d’angolo. Il pareggio finale è giusto, ma non serve ad entrambe le squadre.
Il posticipo della 15ª giornata di Serie A vede il successo dell’Udinese all’U-Power Stadium, dove i friulani battono il Monza 2-1. Il risultato si sblocca al 6’, quando Lucca (un giovane attaccante dall’imponente fisico, che si sta mettendo in mostra in questa stagione), apre le marcature con un gran colpo di testa. Kyriakopoulos pareggia in avvio di ripresa per la squadra di casa, prima del gol decisivo finale di Bijol.
.Di seguito i risultati della 15° giornata di Serie A
INTER-PARMA 3-1 VERONA-EMPOLI 1-4 NAPOLI-LAZIO 0-1
VENEZIA-COMO 2-2 JUVENTUS-BOLOGNA 2-2 ROMA-LECCE 4-1
ATALANTA-MILAN 2-1 GENOA-TORINO 0-0 FIORENTINA-CAGLIARI 1-0
VERONA-EMPOLI 1-4 MONZA-UDINESE 1-2
Inter e Atalanta viaggiano sulle ali dell’entusiasmo in campionato e sognano di continuare a farlo anche in Europa, per avvicinarsi alla qualificazione diretta degli ottavi di finale di Champions League. È ancora presto per fare calcoli, ma un successo contro Bayer Leverkusen e Real Madrid farebbe compiere ad entrambe le squadre, un passo importante verso la tanto ambita qualificazione diretta.
A Edoardo Bove 22enne centrocampista della Fiorentina verrà impiantato un defibrillatore sottocutaneo per il malore accusato il 1° dicembre nel corso di Fiorentina-Inter. Il defibrillatore sarà removibile, così il giocatore una volta raccolti tutti i risultati degli ultimi accertamenti, potrà decidere, in accordo con i medici, eventualmente di toglierlo in totale autonomia.
La 14a giornata di Serie A si è aperta di venerdì con la vittoria del Cagliari 1-0 nello scontro diretto con il Verona, La squadra veneta reduce da una settimana di ritiro, si è arresa dopo la rete di Piccoli, al 76′ che firma il definitivo 1-0. Prosegue la crisi dell’Hellas, a +2 dalla retrocessione con il suo tecnico Paolo Zanetti sempre più a rischio esonero. Finisce in parità il derby lombardo tra Como e Monza che pareggiano 1-1. Al Sinigaglia, i padroni di casa vanno in vantaggio al 36′ con il colpo di testa di Engelhardt, ma al 53′ Caprari realizza il calcio di rigore concesso per fallo di mano di Nico Paz. Così evita una sconfitta immeritata alla formazione allenata da Nesta. Al termine il punto non serve né ai lariani né ai brianzoli, che restano rispettivamente a quota 11 e 10, in piena zona retrocessione.
Il Milan batte 3-0 l’Empoli in un San Siro con visibilità ridotta a causa della fitta nebbia. Il match si sblocca al 19′: Fofana verticalizza subito a Leao, poi a seguito di una deviazione di Ismajli, Morata realizza con un destro all’angolino. I rossoneri al termine del primo tempo raddoppiano con Reijnders che al 44′ dopo aver raccolto il rimbalzo schizzato via dal contrasto aereo tra Pulisic e Ismajli. lascia partire un bel tiro che termina in rete. All’inizio del secondo tempo l’Empoli sfora il gol con Maleh che dal limite dell’area lascia partire un destro che si stampa sulla traversa. Il Milan chiude la partita al 69esimo sempre con Reijnders che dopo essersi impossessato del pallone, arriva vicino all’area e tira in porta rasoterra, firmando la sua doppietta personale. Il Milan si porta a 22 punti mentre l’Empoli resta fermo a 16.
Il Genoa vince a Udine 2-0. Prima vittoria sulla panchina dei liguri per Vieira. Il match del Bluenergy Stadium è indirizzato al 4′ dal rosso a Touré per una gomitata su Zanoli: il Grifone passa subito in vantaggio al 13′ con Pinamonti, per poi realizzare il secondo gol al 67′ con l’autorete di Giannetti. A seguito di questa vittoria, il Genoa sale a 14 punti, abbandonando la zona retrocessione. Restano a 17 punti i friulani.
Il Napoli batte il Torino 1-0 confermandosi capolista. Il Torino parte aggressivo, ma il Napoli prende le misure dopo 20 minuti. Kvaratskhelia e Lukaku impegnano Milinkovic-Savic con due parate decisive. Al 31′ il Napoli passa in vantaggio : Kvara con un dribbling si infila tra Linetty e Pedersen e passa la palla a McTominay che di sinistro realizza il gol del vantaggio partenopeo. Nel secondo tempo, Vanoli inserisce Lazaro, Njie e Vlasic per dare maggiore vivacità ma è sempre il Napoli con Simeone a mancare di poco il gol del 2-0. Il portiere del Toro Milinkovic-Savic grazie alle sue parate, ha salvato il Toro da un risultato più pesante.
Il Parma vince 3-1 contro la Lazio. La prima frazione di gioco al Tardini offre spettacolo e colpi di scena. Il Parma sblocca la partita con Man al 6’ (su un retropassaggio errato di Rovella) che davanti a Provedel si dimostra glaciale e insacca con precisione. La Lazio, non si arrende e continua a sviluppare il proprio gioco offensivo. Decisivi, in particolare, gli interventi di Balogh prima e Valeri poi, che salvano sulla linea a portiere battuto rispettivamente i tentativi di Castellanos e Isaksen. Il Parma rientra in campo con grinta e pressing aggressivo. Al 53’ a seguito di una palla persa da Gila, Charpentier serve Mohamed Haj, che con una conclusione precisa firma il 2-0. La Lazio riapre la partita all’80’grazie a un errore di Valeri, che serve involontariamente Castellanos e questi posizionato perfettamente, non sbaglia. La Lazio si getta in avanti con tutte le sue forze, alla ricerca disperata del pareggio e si espone al contropiede. Nei minuti finali di recupero, una rapida azione orchestrata da Charpentier e Delprato pone quest’ultimo, davanti a Provedel, che realizza il gol del 3-1.
Lecce-Juve 1-1 Nel primo tempo i bianconeri controllano il possesso palla, attaccano e centrano due pali con Weah e Conceicao. Al 68′ la Juventus è in vantaggio: Cambiaso calcia dal limite dell’area, la palla sbatte sulle gambe di Gaspar che devia spiazzando il proprio portiere Falcone. Il gol sblocca la gara, e il Lecce diventa più offensivo. In pressione a caccia del pari, i padroni di casa attaccano a testa bassa e assediano l’area bianconera. Nell’ultima azione della gara al 93′ il Lecce pareggia i conti con Rebic sfruttando alla perfezione l’assist di Krstovic.
Fiorentina Inter è stata sospesa e rinviata a data da destinarsi. Al 17° il match si è trasformato in un dramma. Durante un controllo VAR per un gol di Lautaro Martinez, Edoardo Bove giovane centrocampista viola a seguito di uno scontro con Dumfries si è accasciato privo di sensi sul terreno. Improvvisamente si è scatenato il panico tra i giocatori. Danilo Cataldi è intervenuto prontamente per liberare le vie respiratorie del compagno, affiancato dal sostegno di altri giocatori in campo. Si è velocizzato l’ingresso dell’ambulanza, e in pochi minuti Bove è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Careggi. La Fiorentina ha annunciato che Bove dopo una notte serena, è stato estubato. Il centrocampista è cosciente, lucido e ha potuto parlare con i familiari, la dirigenza viola, l’allenatore Palladino e i compagni di squadra, accorsi per sostenerlo. Nei prossimi giorni saranno effettuati ulteriori esami per identificare le cause del malore.
L’Atalanta batte 2-0 la Roma all’Olimpico nell’ultimo posticipo della 14esima giornata di Serie A. Nel primo tempo l’atteggiamento offensivo dei giallorossi mette in difficoltà l’Atalanta, La ripresa si apre con una grandissima occasione per la Roma e Carnesecchi è bravo a uscire su Dovbyk, lanciato a rete da Dybala. La partita continua ad essere interessante a tratti, poi al 24’ l’Atalanta trova il gol di De Roon, il cui tiro d’interno destro dal limite dell’area, deviato dalla schiena di Celik, finisce in rete. La Roma reagisce immediatamente e al 76′ ha una grande chance per segnare con Mancini che non riesce a trovare la coordinazione giusta per calciare a rete. Ma l’Atalanta continua ad essere pericolosa e sfiora il raddoppio con Ederson. Il gol definitivo per i bergamaschi arriva nel finale, al 44’, con un colpo di testa dell’ ex Zaniolo che gira di testa in rete un corner di Cuadrado.
Nicolò Zaniolo nel gennaio 2023 era stato messo fuori rosa dalla Roma per il suo rifiuto al trasferimento al Bournemouth, così aveva lasciato la Capitale tra mille polemiche. Subito dopo c’era stato il suo trasferimento al Galatasaray. In seguito si è verificato il suo passaggio all’Aston Villa, dove anche lì non ha brillato. La scorsa estate Zaniolo ha deciso di ritornare in Serie A all’Atalanta, forse l’ultima possibilità per restare nel grande calcio. E il 25enne ex Inter, piano piano sta tornando ad essere un calciatore di valore. Zaniolo dopo essere stato accolto tra i fischi dell’Olimpico, appena realizzato il gol alla Roma, ha esultato.
Questi i risultati sulla 14.a giornata di calcio di Serie A:
CAGLIARI-VERONA 1-0 COMO-MONZA 1-1 MILAN-EMPOLI 3-0
BOLOGNA-VENEZIA 3-0 UDINESE-GENOA 0-2 PARMA-LAZIO 3-1
TORINO-NAPOLI 0-1 FIORENTINA-INTER Rinviata LECCE-JUVENTUS 1-1
ROMA-ATALANTA 0-2
L’Inter travolge l’Hellas Verona 5-0 al Bentegodi. Ai nerazzurri è sufficiente il primo tempo per affondare gli scaligeri, che avevano iniziato bene il match sfiorando il vantaggio per primi, con Tengstedt (che centra la traversa). L’Inter reagisce con autorità e al 17′ Correa, autore di un’ottima prestazione, sblocca il risultato: triangolo con Thuram e pallonetto per superare Montipò. Poco dopo Thuram al 22′ e 25′ firma una doppietta con un azioni quasi identiche, che evidenziano le gravi lacune difensive del Verona. Al 31′ dopo un assist di Asllani, De Vrij con una girata splendida sigla il 4-0. Il quinto gol al (41′) si sviluppa a seguito di un’azione orchestrata da Barella, Mkhitaryan e rifinita dal tacco di Correa per Bisseck, che da terra riesce comunque a infilare il pallone sotto l’incrocio per il 5-0! La ripresa è priva di vere emozioni, l’Inter ne approfitta e risparmia energie in vista della Champions: martedì arriverà il Lipsia. Correa colpisce un’altra traversa nel finale, fa una grande partita e tutti si domandano come sia stato possibile che lo stesso giocatore non abbia fornito prestazioni del genere nei precedenti tre anni e mezzo di nerazzurro. Sono i misteri del calcio, di come un calciatore dotato di buona tecnica finisca nel dimenticatoio. Dopo questo match il Verona è in ritiro punitivo e la panchina di Zanetti è in bilico.
Milan e Juventus pareggiano 0-0. E’ stata una brutta partita a San Siro, con soli 3 tiri in porta, ed è stato un pareggio a reti bianche giusto, per quanto visto in campo. Alla fine il pubblico ha fischiato le due squadre, protagoniste di un incontro esasperato tatticamente, con ritmo basso. L’assenza di Dusan Vlahovic per i bianconeri è stata determinante in quanto in avanti non c’era una alternativa valida. Anche il Milan è stato deludente in attacco con Leao, autore di una partita insufficiente. Sono incredibili le prestazioni in campo di questo funambolico calciatore portoghese, un potenziale campione ma troppo alterno nel rendimento.
L’Atalanta vince 3-1 sul campo del Parma e conquista la settima vittoria di fila. Al Tardini la Dea gioca un primo tempo spettacolare e sblocca il match al 4′ con un bel colpo di testa di Retegui, su cross di Bellanova. La squadra di Gasperini continua a spingere e crea altre tre occasioni con lo stesso Retegui. Il raddoppio arriva al 39’, con Ederson che deve solo spingere in rete un cross rasoterra di Ruggeri. Il Parma a quel punto si sveglia e nel finale di primo tempo crea due pericolose occasioni con Bonny, sventate da un attento Carnesecchi. Ad inizio ripresa il Parma accorcia con Cancellieri, che al 49’, dopo aver lasciato sul posto Toloi e Hien, scarica un gran tiro che finisce sotto la traversa. Un gol da vero bomber! Al 75′ su cross di Cuadrado che taglia tutta l’area, Lookman di piatto al volo sigla il 3-1. Retegui continua a segnare con una regolarità impressionante e contro il Parma segna il gol numero 12 in campionato.
Il Napoli batte 1-0 la Roma e si conferma in vetta alla classifica di Serie A. Nel primo tempo, la Roma regge l’urto dei partenopei senza soffrire. All’inizio del secondo tempo al 53′ il gol partita: Di Lorenzo effettua un cross basso nell’area piccola, conquistato da Romelu Lukaku, che in scivolata mette in rete. I giallorossi reagiscono e per mezzora schiacciano i padroni di casa: l’occasione più propizia è la traversa colpita da Dovkik con un preciso colpo di testa. Nel finale l’occasione più ghiotta capita in pieno recupero a Neres, che sfiora solamente il palo. Il Napoli gioisce per questa vittoria, frutto della grinta che il suo tecnico Conte è riuscito a trasmettere ai suoi calciatori. I giallorossi con l’esordio sulla panchina di Claudio Ranieri, (è il terzo mister nella stagione), hanno dimostrato di essere vivi sotto l’aspetto psico fisico.
La Lazio batte 3-0 il Bologna. L’espulsione di Pobega al 35′ (già ammonito al 24′) ha condizionato la prova degli emiliani, che poi hanno pensato soprattutto a difendersi. La Lazio dopo quell’episodio sfrutta la superiorità numerica per giocare in rapidità. Al 68‘ sugli sviluppi di un angolo da sinistra, Zaccagni opera un cross e Gigot è pronto a sospingere di testa in rete. Una volta in vantaggio, i biancocelesti hanno vita facile: al 72’ Zaccagni si accentra e con un destro di precisione realizza. In pieno recupero, Dele Bashiru a porta vuota, (dopo che Ravaglia atterra Isaksen), realizza il terzo gol.
Como-Fiorentina 0-2. I viola centrano la settima vittoria consecutiva in campionato. La Fiorentina vince la partita con un gol per tempo: al 20′ Adli, con un rasoterra dal limite, forte ma centrale, batte un incerto Audero. Il Como a inizio ripresa tenta il tutto per tutto, ma si trova di fronte un grande portiere, De Gea. Nella ripresa al 68’ Sottil, se ne va sulla sinistra e serve in mezzo per Kean che infila la palla all’incrocio. E’ la sua nona rete in campionato, la dodicesima di una stagione fin qui eccezionale. Il portiere della Fiorentina De Gea sempre più determinante in questa stagione, confeziona anche una super tripla parata che anticipa di poco il gol del raddoppio. Si conferma uno dei colpi più importanti del mercato estivo di Serie A e pensare che si ritrovava senza squadra…. sembra incredibile!
Genoa Cagliari 2-2 . Vieira debutta con un pareggio alla sua prima partita sulla panchina del Genoa, (che in questo campionato non ha ancora vinto in casa). Il Cagliari passa in vantaggio all’8′ con Marin su rigore per fallo di mano di Thorsby, ma i padroni pareggiano subito l’1-1 con Frendrup. Al 14′ della ripresa il Genoa torna in vantaggio con Miretti su assist di Thorsby. A 4′ dal 90′, fallo in area di Martin su Piccoli e lo stesso ex spiazza Leali dal dischetto e realizza il pareggio. Il neo tecnico Vieira si gioca la carta Balotelli negli ultimi minuti, ma il risultato non cambia.
Torino-Monza 1-1 all’Olimpico-Grande Torino. Il primo tempo il Monza è più prolifico e costruisce decisamente più occasioni del Toro. Nella ripresa i gol. Al 60′ corner di Lazaro e testa di Masina, che non lascia scampo a Turati. Il vantaggio dura solo tre minuti, perché su un’azione analoga, Djuric sempre di testa, pareggia per il Monza. Nel finale è la squadra di Vanoli a cercare la vittoria, ma di fronte si trova un grande portiere Turati, decisivo su Ricci e Njie.
Il posticipo della 13ª giornata di Serie A tra Empoli e Udinese finisce 1-1. Pellegri al 23’ porta in vantaggio l’Empoli con una girata fulminea dal limite dell’area. E’ al suo terzo gol consecutivo negli ultimi tre turni. Nella ripresa al 76’ Davis pareggia per i bianconeri, con grande colpo di testa, su cross da corner di Lovric.
Questi i risultati dopo la 13a giornata di Serie A:
VERONA-INTER 0-5 TORINO-MONZA 1-1 NAPOLI-ROMA 1-0
LAZIO-BOLOGNA 3-0 EMPOLI-UDINESE 1-1 VENEZIA-LECCE 0-1
MILAN-JUVENTUS 0-0 PARMA-ATALANTA 1-3 GENOA-CAGLIARI 2-2
COMO-FIORENTINA 0-2
Il 3 febbraio la Figc eleggerà il nuovo presidente e non è detto che Gabriele Gravina si presenti per il terzo mandato. Nelle ultime ore è spuntato un nuovo nome, Alessandro Del Piero capace di sfidarlo. Al momento non c’è alcun annuncio ufficiale, ma la candidatura dell’ex capitano della Juventus potrebbe essere ufficiale nel giro di pochi giorni.
La 12a giornata di Serie A si è aperta giovedì scorso con l’anticipo di Marassi tra Genoa e Como finito in parità. Vantaggio del Como e dominio della squadra di Fabregas fino al 92′ quando arriva il pareggio del Genoa. Seconda ammonizione consecutiva per Balotelli. Pareggio anche nello scontro diretto tra Lecce e Empoli con le distanze tra le due squadre che restano invariate in classifica. Vantaggio azzurro nel primo tempo con un grande gol di Pellegri e pari nella ripresa dei padroni di casa con Pierotti. Torna al successo il Parma che vince a Venezia. Il gol vittoria del Parma è del nuovo entrato Bonny, che al 68’ respinge in rete una respinta di Stankovic su un sinistro di Man.
Finisce in pareggio Cagliari Milan 3-3 all’Unipol Domus di Cagliari. I sardi la sbloccano subito, dopo un solo minuto di gioco sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la palla finisce sul secondo palo dove Zortea controlla e fulmina con il destro Maignan. Al 15esimo pareggio del Milan Reijnders con un cucchiaio splendido pesca in area Leao che vede Sherri fuori dai pali e lo trafigge con un pallonetto morbido. Al 40esimo il Milan ritorna in vantaggio: c’è una verticalizzazione perfetta di Fofana per Leao, il quale mette a sedere il portiere e con tranquillità deposita in rete. E’ stato un primo tempo molto vivace, giocato su alti ritmi con tre gol convalidati e due annullati (entrambi al Cagliari). Il Cagliari al 53esimo pareggia: Zappa sfrutta un incomprensione tra Fofana e Pavlovic e solo davanti al portiere non sbaglia. Poi il Milan riesce nuovamente a trovare il vantaggio al 69esimo grazie alla respinta vincente di Abraham, (appena entrato al posto di Camarda), bravo l’attaccante inglese a farsi trovare ben piazzato in area dopo il tiro di Pulisic. Quando il risultato sembra ormai acquisito, il Cagliari pareggia definitivamente: Gabriele Zappa raggiunge un cross preciso in area di Augello e con un destro al volo con grande coordinazione spedisce la palla all’incrocio.
La Juventus vince il derby contro il Torino per 2-0 con un gol per tempo. La Juventus passa in vantaggio alla prima occasione, al 18’: Cambiaso calcia dalla distanza, Milinkovic-Savic respinge ma la palla finisce sui piedi di Weah che deve solo spingerla in rete. I granata, giocano con più coraggio nella ripresa, ma il portiere Perin non corre pericoli. All’85’ arriva il raddoppio della Juventus: cross di Conceicao sul secondo palo per l’inserimento di Yildiz, che di testa in tuffo batte Milinkovic-Savic per il definitivo 2-0. Per i granata è la sesta sconfitta nelle ultime sette partite. Attualmente è troppo netto il divario fra le due squadre. Primo tempo strabiliante del terzino della Nazionale Cambiaso, che con le sue accelerazioni ha creato problemi a tutta retroguardia granata.
La Roma è sconfitta 2-3 in casa dal Bologna. E’ la quarta sconfitta nelle ultime cinque giornate di Serie A. Il Bologna passa in vantaggio al 25′ con Castro che segna in mischia, dopo aver approfittato degli errori di Mancini e Celik. La Roma risponde con un’azione personale di Koné, uno dei pochi a salvarsi, che porta Soulé da buona posizione a colpire la traversa. Nella ripresa, i giallorossi sembrano incapaci di reagire in un Olimpico sempre più silenzioso che si svuota gradualmente. El Shaarawy è l’ultimo ad arrendersi e prova a risvegliare la Roma: prima sfiora la traversa, poi riesce a segnare di testa, complice una svista di Skorupsky. Segna il gol dell’1-1 e dopo le reti bolognesi di Orsolini e Karlsson, lo stesso El Shaarawy va ancora in gol accendendo la speranza di una rimonta. Ma è una speranza vana. Nel match contro il Bologna, la Roma non ha lesinato l’impegno, ci ha provato fino all’ultimo, ma ancora una volta sono emersi errori e limiti. Questa ennesima sconfitta fa esplodere la crisi in casa giallorossa, la società ha ufficializzato l’esonero del tecnico Ivan Juric, ma il nome del suo successore verrà annunciato nei prossimi giorni
La Fiorentina batte 3-1 il Verona. La sesta vittoria consecutiva della Viola in campionato porta la firma di Moise Kean. L’ex bianconero sigla tutte e tre le reti (4′, 58′ e 92′) nel 3-1 sull’Hellas Verona, che aveva pareggiato con Suat Serdar al 18′. Bastano quattro minuti ai viola per sbloccare la gara del Franchi, con lo scatenato Moise Kean. L’ex juventino si muove alla perfezione sul filtrante di Beltran, calcia di prima e batte Montipò per l’1-0. La Fiorentina raddoppia al 58′: Coppola si perde Kean su un corner, zampata volante di Moise che vale il 2-1. L’ex bianconero il tris lo trova al 92′ sul lancio di De Gea con una grande volata e un grande diagonale che finisce in rete. Grazie a questa vittoria, la Fiorentina, vince la sesta consecutiva in Serie A.
La Lazio batte 1-0 il Monza all’U-Power Stadium. A Monza gara dai due volti per la Lazio, dominante nella prima frazione, in sofferenza nella ripresa. Al 36′ Zaccagni sblocca il match con un gran destro a giro dopo aver centralo il palo poco prima. Nella ripresa i padroni di casa reagiscono, ma i biancocelesti si chiudono e difendono il vantaggio sfiorando anche il raddoppio con Castellanos. I brianzoli contro i biancocelesti hanno lottato, ma invano e per loro è il terzo ko di fila e l’ultimo posto in classifica a otto punti insieme al Venezia.
L’Atalanta batte 2-1 l’Udinese al Gewiss Stadium. Primo tempo dai ritmi altissimi, con due squadre che si affrontano a viso aperto. L’Udinese schiera un baricentro alto e un pressing costante: così la squadra allenata da Runjaic impedisce all’Atalanta di giocare come le è solito fare. Al 3′ di recupero del primo tempo, l’Udinese sblocca il risultato con un gran gol di sinistro di Kamara. A inizio ripresa esce l’infortunato Zappacosta, alle prese con un risentimento muscolare al polpaccio sinistro, e lo sostituisce Bellanova. E proprio il nuovo entrato a ribaltare lo svantaggio prima con l’assist per il pareggio di Pasalic (destro da centro area) e poi costringendo Touré all’autogol. L’Atalanta è alla sesta vittoria consecutiva ma il suo Il successo è stato sofferto. l’Udinese esce a testa alta e nel primo tempo è stata particolarmente pericolosa nell’area dei bergamaschi.
Finisce 1-1 il big match Inter-Napoli, posticipo della 12esima giornata di Serie A. I partenopei sbloccano l’incontro al 23′ sugli sviluppi di un corner: è determinante il tocco sottoporta di McTominay. Gli azzurri partenopei sono raggiunti allo scadere del primo tempo da un gran gol di Calhanoglu, che realizza con un tiro imprendibile dal limite dell’area. La ripresa si apre con il palo esterno colpito da Dimarco, con una grande conclusione al volo da fuori area. A un quarto d’ora dalla fine l’Inter ha la grande occasione di passare nuovamente in vantaggio: l’arbitro Mariani fischia il rigore per un contatto in area Dumfries-Anguissa. Calhanoglu come al solito è il prescelto dal dischetto, tira bene ma centra in pieno il palo ed è il primo penalty sbagliato in carriera in Serie A per il turco. Il pareggio piace al Napoli, che resta al comando della classifica con un punto di vantaggio su Inter, Fiorentina, Atalanta e Lazio e due sulla Juve. Adesso ci sarà la sosta per le Nazionali e si riprenderà tra due settimane.
Questi i risultati dopo la 12^ giornata
GENOA-COMO 1-1 LECCE-EMPOLI 1-1 VENEZIA-PARMA 1-2 MONZA-LAZIO 0-1
CAGLIARI-MILAN 3-3 JUVENTUS-TORINO 2-0 ATALANTA-UDINESE 2-1
FIORENTINA-VERONA 3-1 ROMA-BOLOGNA 2-3 INTER-NAPOLI 1-1
Il punto sulla 11.a giornata di calcio di Serie A
stagione 2024/2025
La Juve batte 2-0 l’Udinese al Bluenergy Stadium. Nel primo tempo sono gli ospiti a controllare il possesso palla e a fare il match. La Juventus passa in vantaggio al 19′: a seguito di un diagonale mancino di Thuram che colpisce il palo, la palla carambola poi sulla schiena di Okoye che sfortunatamente la spedisce nella sua porta. Al 37′ il raddoppio juventino con Savona che è il più veloce ad avventarsi sulla respinta del palo sul gran destro di Yildiz. Nella ripresa i friulani reagiscono e si lanciano all’attacco. Al 67′ il tecnico Runjaic cambia volto al suo attacco giocandosi la carta Lucca e proprio lui colpisce la traversa all’83’ con un gran colpo di testa.
Il Bologna vince 1-0 sul Lecce al Dall’Ara. Nel primo tempo la squadra di Italiano domina sul piano fisico, ma non riesce a concretizzare, nonostante qualche buona opportunità. Solo all’84’ il Bologna sblocca la partita: Juan Miranda crossa e Orsolini con tempestività mette in rete. Il Bologna pertanto ritorna a esultare in casa dove non vinceva da addirittura sette mesi.
Il Milan batte 1-0 il Monza. I brianzoli nel primo tempo giocano meglio con un Daniel Maldini che quando parte palla al piede è imprendibile. Daniel sfiora il gol in tre occasioni: nella prima Maignan respinge il suo tiro ed altri due tiri dal limite si spengono a fil di palo. Al 43′ il Milan realizza il gol che decide la partita: il colpo di testa di Morata sbatte contro Izzo, il pallone arriva a Reijnders che in tuffo di testa non sbaglia. Nella ripresa al 63′ Fonseca sostituisce Okafor con Leao e la partita cambia aspetto. Con gli spazi che inevitabilmente il Monza è costretto a lasciare, Theo e Leao si trovano più a loro agio e l’attaccante nel finale ha due grosse occasioni che non riesce a concretizzare. Con soli tre punti in tre giornate in Champions League, il Milan ora è atteso ad una sfida difficile. I rossoneri, infatti, si recano al Bernabeu dal Real Madrid campione in carica. Paulo Fonseca ha dichiarato “Giochiamo contro la favorita per vincere la Champions League, per noi è un occasione di crescere. Senza paura e con coraggio, possiamo fare una buona partita”. Carlo Ancelotti tecnico del Real Madrid non ha molta voglia di parlare di calcio dopo la tragedia che ha colpito Valencia e la regione. “Tutti sono stati chiari. Nessuno voleva giocare. Mi sembrava la decisione giusta. Ma non siamo noi a comandare e decide chi sta al vertice. Quello che penso è che il calcio sia una festa, ma puoi farla quando stai bene”. Ancora una volta Carlo Ancelotti ha dimostrato che oltre ad essere un grande allenatore è un grande uomo di grande sensibilità.
L’Atalanta batte 3-0 il Napoli al Maradona Alla prima azione, la Dea sblocca subito il match al 10′, con un sinistro al volo di Lookman dopo una sponda di testa di De Ketelaere. Il Napoli reagisce subito e McTominay centra il palo dal limite. Ma è solo un episodio isolato. Al 31′ De Ketelaere è bravissimo a pescare sul lato opposto Lookman che dal limite fa partire un destro che finisce nell’angolino. Nella ripresa l’Atalanta lascia il pallino del gioco al Napoli per poi partire in contropiede. Al 66′ Carnesecchi con una grande parata salva sul colpo di testa di Buongiorno. Nel finale al 92′ il neoentrato Retegui realizza con un destro al volo ed è il suo undicesimo centro in campionato, su undici partite. Senza un punto di riferimento in attacco, dove Lukaku è stato annullato da Hien, il Napoli ha mostrato problemi nella costruzione del gioco,
L’Hellas Verona sconfigge 3-2 la Roma. Partita ricca di gol al Bentegodi. Al 13′ Zalewski commette un errore clamoroso nella propria metà campo, e con un passaggio orizzontale senza senso consegna la palla direttamente a Tengstedt il quale è bravissimo a trasformarlo in rete. La reazione della Roma è immediata e Soulé al 28′ sfrutta l’assist di Zalewski e realizza. Sei minuti dopo il Verona torna di nuovo in vantaggio sfruttando un calcio d’angolo con Magnani. Nella ripresa all’8′ Dovbyk riporta la Roma in parità su assist di Celik. Il Verona al minuto 88 trova la rete decisiva; una verticalizzazione dalla difesa giunge a Livramento che, dopo aver resistito al contrasto di Ndicka, serve Harroui che è bravo a mettere in rete. Dopo questo match, la posizione del tecnico Ivan Juric è tutt’altro che salda sulla panchina della Roma e questa ennesima sconfitta potrebbe aprire nuovi scenari.
L’Inter batte 1-0 il Venezia. Nel primo tempo i nerazzurri fanno la partita, ma con ritmi lenti e senza la necessaria cattiveria e precisione sotto porta. Il portiere Stankovic (figlio d’arte) riesce ad opporsi con bravura agli attacchi della sua ex squadra, ma anche il portiere Sommer è protagonista di una grande parata. Nel secondo tempo si assiste ad occasioni da una parte all’altra, ma né Pohjanpalo né Mkhitaryan riescono a farsi trovare pronti all’appuntamento con il gol. Al 65’ l’Inter passa in vantaggio: Dimarco produce un perfetto cross dalla sinistra e capitan Lautaro con un gran colpo di testa non lascia scampo a Stankovic. Il successo con il Venezia, nel complesso meritato, non è stato facile, perché i nerazzurri hanno rischiato la beffa finale. Nel recupero di 7′ durante i quali i veneti hanno tentato il tutto per tutto, c’è stato il gol di Sverko al 97′ annullato per fallo di mano su contrasto con Bisseck. La vittoria contro il Venezia consente all’Inter di portarsi a -1 dal Napoli sfruttando la sconfitta degli azzurri contro l’Atalanta. In ogni caso domenica prossima a San Siro ci sarà la grande sfida di vertice, Inter-Napoli.
La Fiorentina batte 1-0 il Torino all’Olimpico. Dopo un primo tempo molto tattico e con poche emozioni al 41′ i viola passano in vantaggio. C’è un lancio di Ranieri, Kean raccoglie il rimbalzo, si invola e dopo aver aggirato Maripan mette il pallone in rete. Nella ripresa il Torino reagisce e l’occasione migliore è il palo colpito da Pedersen. Questo è un grande momento della Fiorentina, con sette vittorie consecutive.
Al Castellani importantissimo successo dell’Empoli che batte il Como con un grande gol di Pellegri e del Genoa che vince a Parma e si rilancia nella corsa alla salvezza. La grande notizia di giornata è senza dubbio il ritorno in campo in Serie A nel Genoa di Mario Balotelli, a oltre quattro anni e mezzo dall’ultima volta. L’ex Brescia parte dalla panchina ed entra nel finale. Nel posticipo che chiude l’undicesima giornata di Serie A, la Lazio batte 2-1 il Cagliari e si porta a quota 22 come Atalanta e Fiorentina. All’Olimpico nel primo tempo Dia (3′) realizza approfittando di un errore di Scuffet su una punizione di Pellegrini. Un gran tiro di Castellanos si stampa sul palo e Luvumbo (41′) pareggia grazie ad una deviazione di Gila. Nella ripresa Zaccagni (75′) riporta avanti i biancocelesti dal dischetto e nel finale i sardi restano in nove per le espulsioni contemporanee di Mina e Adopo (79′). Tra pochi giorni giovedì sera si torna nuovamente in campo con un anticipo per la 12a giornata.
Questi i risultati sulla 11.a giornata di calcio di Serie A
BOLOGNA-LECCE 1-0 UDINESE-JUVENTUS 0-2 MONZA-MILAN 0-1
NAPOLI-ATALANTA 0-3 TORINO-FIORENTINA 0-1 VERONA-ROMA 3-2
INTER-VENEZIA 1-0 EMPOLI-COMO 1-0 PARMA-GENOA 0-1
LAZIO-CAGLIARI 2-1
Genoa-Bologna 2 a 2 al Ferraris. Nel primo tempo il Bologna è decisamente più aggressivo e riesce ad essere pericoloso. Il vantaggio degli ospiti arriva al 38’ minuto, quando Orsolini calcia dalla sinistra trovando la deviazione decisiva di Vasquez. Nella ripresa al 56’ il Bologna raddoppia a seguito di un’azione da corner. Odgaard con un gran sinistro realizza con l’aiuto del palo. La partita sembra finita ma il Genoa ci crede e accorcia le distanze al 73′ minuto: Casale sbaglia, così Ekhator serve Pinamonti che realizza con un gran tiro. Lo stesso centravanti del Genoa all’85’ acciuffa il pareggio con un gran colpo di testa quasi dal limite dell’area. Un attaccante con questo fiuto del gol non può essere preso in considerazione per la Nazionale?
Il Milan batte 1-0 l’Udinese. I rossoneri partono forte e schiacciano l’Udinese nella propria metà campo. All 13esimo minuto arriva il gol di Samuel Chukwueze, dopo una grande azione di Okafor e l’assist di Pulisic. L’episodio che cambia volto alla partita arriva al 29esimo: Lovric diretto da solo verso la porta è ostacolato da Reijnders e costringe l’arbitro ad espellerlo per fallo da ultimo uomo. Il Milan si ritrova così in 10 uomini per tutto il resto della partita. L’Udinese prende in mano le redini dell’incontro e al termine del primo tempo arriva il primo gol annullato ai bianconeri a Ehizibue. Nonostante l’inferiorità numerica l’occasione più grossa ce l’ha il Milan al 74esimo: con Pulisic che tira a rete e sulla respinta del portiere dell’Udinese, Abraham non riesce a realizzare da pochi passi. Nel finale Ehizibue in tuffo di testa mette in rete, ma il gol viene annullato per fuorigioco per pochi centimetri. L’eccesso di Fonseca di lasciare fuori Leao, Abraham e Tomori si è rivelato positivo, perché i sostituti non hanno fatto rimpiangere gli illustri compagni. Contro il Bruges in Champions il Milan, dovrà soltanto vincere per non scivolare sempre più in basso. Sarà importante osservare la prestazione di Rafa Leao, reduce da una partita da spettatore contro l’Udinese. Fonseca, per nulla tenero nella gestione dei suoi giocatori, contro i friulani non ha guardato in faccia a nessuno, mettendolo in panchina.
La Juventus batte la Lazio 1-0. Al 25′ l’episodio determinante per la partita: Kalulu raccoglie un passaggio filtrante e si invola verso la porta, Romagnoli lo stende al limite dell’area e per l’arbitro è espulsione. E’ una chiara occasione da gol, inevitabile il rosso al Var e calcio di punizione dal limite, che Vlahovic spedisce di poco altro sulla traversa. Nonostante la superiorità la Juventus fatica a trovare spazi. Nella ripresa i bianconeri si fanno più aggressivi, Vlahovic colpisce una traversa e qualche altra occasione. Il match sembra destinato al pareggio, ma all’85’ sul cross di Cabal, Gila anticipa anche Provedel depositando in rete. La Juventus si sblocca e sfiora subito il raddoppio, con il tiro del debuttante Adzic. Nel match di Champions Juventus-Stoccarda i bianconeri andranno a caccia del terzo successo in altrettante partite di Champions League. L’obiettivo sarà quello di consolidare la vetta del girone unico. Lo Stoccarda è un avversario che non sta certo vivendo un avvio di stagione esaltante. Gli occhi saranno tutti puntati su Kenan Yildiz, chiamato a dimostrare di valere la maglia numero 10, che nel passato hanno vestito i più grandi campioni di questo sport.
L’Atalanta espugna Venezia per 2-0. I bergamaschi ci mettono appena 7′ per passare in vantaggio: sugli sviluppi di un corner dalla destra, Retegui spizza di testa, la palla poi arriva a Pasalic che con un gran diagonale mette in rete. Per un’ora la partita è quasi a senso unico e tra le occasioni non sfruttate dalla squadra di Gasperini, c’è la traversa colpita da Lookman. Nella ripresa dopo nemmeno due minuti arriva il raddoppio: Retegui sfrutta una disattenzione di Candela, si invola verso la porta avversaria e di cucchiaio sigla il gol dello 0-2. I Lagunari cercano di reagire ma tutti i tentativi si infrangono nella ermetica difesa dell’Atalanta. Retegui si sta confermando sempre più bomber di questa Atalanta: per lui otto gol in otto partite.
Il Napoli batte1-0 l’Empoli e si conferma da sola in vetta alla classifica. La squadra di Conte fatica moltissimo nel primo tempo e si salva in più occasioni grazie agli interventi del portiere Caprile. Nella ripresa il Napoli non riesce a sviluppare il suo gioco e allora Conte decide di togliere un Lukaku fuori condizione per far spazio a Simeone, che diventa subito determinante. Il suo primo pallone è una conclusione che impegna Vasquez, la respinta è raccolta da Politano che viene abbattuto in area da Anjorin. Il rigore è trasformato da Kvaratskhelia (63’). l’Empoli non riesce più a reagire, così il Napoli gestisce il match da grande squadra e porta a casa un successo preziosissimo.
L’Inter batte 1-0 la Roma all’Olimpico. E’ stato un match combattuto dove i nerazzurri hanno perso nel primo tempo Calhanoglu e Acerbi per infortunio. All’11 Sommer ha dovuto ringraziare il proprio palo che lo ha salvato da un suo errore incredibile su un facile cross di Pellegrini. Il primo tempo si chiude su un gran tiro di Pellegrini parato da Sommer. Nella ripresa, al 60’ clamoroso errore di Zalewski che perde palla e spalanca la ripartenza di Frattesi: palla dentro, se ne impossessa Lautaro che spara e batte Svilar per il vantaggio nerazzurro. L’Inter prova a sfruttare gli spazi lasciati dalla Roma ma non riesce a raddoppiare. Svilar ferma sia Denzel Dumfries che Marcus Thuram, autore di un’ottima partita. Nel finale ci prova Matías Soulé, che però viene fermato da Sommer. La firma sulla notte dell’Olimpico è quella di Lautaro Martinez, nell’unica vera occasione che ha avuto. Un tiro, un gol, tre punti. Lautaro ha raggiunto un nuovo traguardo, eguagliare Stefano Nyers a quota 133 gol come migliore marcatore nella storia dell’Inter.
Lecce Fiorentina 0-6 Punteggio tennistico in questa match privo di storia. La Fiorentina si è imposta senza trovare grande opposizione da parte dei salentini, che dopo l’espulsione di Gallo. sono presto usciti dalla partita. Tra i calciatori toscani un elogio particolare deve essere fatto a Cataldi e Colpani autori di una doppietta a testa. Bellissimo soprattutto il secondo gol di Colpani al volo. Questi è un calciatore che si sta ritrovando, dopo il suo recente acquisto dal Monza, una squadra dove indubbiamente era un beniamino. Al festival del gol ha preso parte anche Beltran, che ha segnato la quinta rete. L’ultimo gol quello 6 a 0 è stata firmato da Parisi dopo una serie di dribbling in area. A fine partita fischi dal pubblico di Lecce per la squadra di casa.
Di seguito i risultati dopo l’8a giornata:
COMO-PARMA 1-1 GENOA-BOLOGNA 2-2 MILAN-UDINESE 1-0
JUVENTUS-LAZIO 1-0 EMPOLI-NAPOLI 0-1 LECCE-FIORENTINA 0-6
VENEZIA-ATALANTA 0-2 CAGLIARI-TORINO 3-2 ROMA-INTER 0-1
VERONA-MONZA 0-3
Domenica alla partenza della Barcolana 56 rivedremo il Moro di Venezia che, in collaborazione con il Salone Nautico Venezia, parteciperà alla regata.
A bordo del Moro ci sarà parte del team che nel 1992 compì la grande impresa di sconfiggere i neozelandesi di New Zealand Challenge aggiudicandosi la Louis Vuitton Cup e divenendo il primo paese non anglofono a poter ambire alla coppa in 142 anni di storia del trofeo.
Sono 8 i velisti che hanno partecipato alla sfida di Coppa America nel 1992 a San Diego e che si ritroveranno a Trieste per la Barcolana per regatare nuovamente sul Moro di Venezia: Dudi Coletti skipper, Daniele Bresciano, Davide Innocenti, Vittorio Landolfi, Sergio Mauro, Marco Schiavuta, Sandro Spaziani, Ulisse Vicinanza. Ai veterani si sono aggiunti Andrea Bergamasco, Alessandro Bortoluzzi, Luca Landolfi (figlio di Vittorio), Paolo Masserdotti, Stefano Nicoli, Matteo Puggina, Mattia Stamanea. Completano l’equipaggio l’armatore Gianfranco Natali e, in rappresentanza del Salone Nautico Venezia, il direttore operativo di Vela spa, Fabrizio D’Oria, e Nicola Catullo, event manager.
“Ci entusiasma sempre molto tornare a navigare insieme – dichiara Dudi Coletti - Fortunatamente, per il nostro gruppo, il tempo che passa non incide affatto nella nostra unione che continua ad essere forte e appassionata. Il Moro di Venezia ha trovato nel nuovo armatore Gianfranco Natali il giusto mantenitore di questa nostra bella storia e parte di vita. Un armatore che si considera solo il “custode” di questa barca, storia della vela italiana e che continua ad affermare che il vero armatore del Moro era e continua ad essere il Dott. Gardini. Presenza di Gardini che sentiamo viva con noi ogni volta che issiamo le vele del Moro di Venezia. La Barcolana è una delle regate a cui partecipiamo sempre con grande entusiasmo, una vera festa della vela che si sposa perfettamente con lo spirito con cui partecipiamo alle regate. Gli altri appuntamenti per noi imprescindibili e a cui teniamo molto sono la Venice Hospitality Challenge Venezia e la Veleziana. Non potrebbe essere diversamente visto che corriamo, da sempre, per la Compagnia della Vela, il circolo sfidante della Coppa del 1992, e il Moro di Venezia ha trovato la sua onorevole casa presso l’Arsenale di Venezia, ospitato dalla società Vela e dal Comune di Venezia, in collaborazione con la Marina Militare Italiana, che ci hanno affiliati come parte di questa fantastica e unica città”.
Nota per essere una delle regate con più partecipanti, la particolare formula che contraddistingue la Barcolana la rende un evento unico nel panorama velico internazionale: su una singola linea di partenza, infatti, si ritrovano a gareggiare fianco a fianco velisti professionisti e semplici appassionati, su imbarcazioni di varie dimensioni che vengono suddivise in categorie a seconda della lunghezza fuori tutto.
“Associare il Moro, che è nel cuore degli italiani, alla città di Venezia e al suo Salone Nautico facendolo partecipare alle regate, è l’evoluzione naturale di ciò che questa imbarcazione ha rappresentato nella storia velica di tutto il Paese – dichiara l’imprenditore e socio della Compagnia della Vela Gianfranco Natali, grazie al cui intervento il Moro di Venezia è ritornato agli antichi splendori – una storia scritta dalle persone che hanno partecipato a questa avventura 30 anni fa. Alla Barcolana, e alle successive Venice Hospitality Challenge e Veleziana, ricomponiamo l’anima di questa esperienza che ha saputo far sognare milioni di italiani, ricongiungendo i due elementi che ne hanno decretato il successo: la barca e il team originale”.
Il mito del Moro di Venezia ancora oggi nell’immaginario collettivo della vela italiana rappresenta un evento memorabile e un pezzo fondamentale della storia della vela italiana e della Coppa America. Nel 1992 una parte d’Italia si riscoprì velista, e probabilmente in molti grazie alle gesta di Paul Cayard e compagni iniziarono a praticare la vela o comprarono una barca. Ad oggi il Moro di Venezia è la prima barca italiana ad aver vinto una regata nel Match di America’s Cup.
Il Moro di Venezia sarà Ambassador del Salone Nautico anche alla undicesima edizione della Venice Hospitality Challenge, che si terrà sabato 19 ottobre, e alla Veleziana, la regata in programma domenica 20 ottobre in Bacino San Marco.
Barcolana - Alzabandiera |
Il primo di dieci giorni di grande vela si è avviato con il tradizionale alzabandiera nella sede della Società Velica di Barcola e Grignano situata nel lungomare di Trieste, già vestita a festa per l’occasione.
Non è mancata la Bora con le forti raffiche nel golfo di Trieste che ha entusiasmato i partecipanti a Barcolana FUN, evento dedicato alla vela energy: kitesurf, ring e windsurf, sfrecciati di fronte al terrapieno della società velica Barcola e Grignano e nel Golfo alla ricerca della massima velocità, massima distanza sulle due ore e salto più alto, a seconda delle diverse specialità, hanno offerto grande spettacolo a quanti hanno assistito all’alzabandiera.
PRIMI SCAFI OSPITI PER L’EVENTO: IL NICE.
Ospite in occasione dell’alzabandiera in questa edizione dell’evento è stato l’equipaggio del Nice, l’imbarcazione della Guardia di Finanza, che sarà protagonista nei principali eventi di Barcolana: il team Fiamme Gialle ha il compito di promuovere l’immagine sportiva del Corpo in occasione del 250° anniversario dalla fondazione e Barcolana è l’ultimo evento sportivo di un calendario che ha impegnato la Guardia di Finanza per un anno intero. 1774 nel Regno di Sardegna nasce la legione truppe legge con compiti di difesa militare e vigilanza finanziaria dei confini 1875 la Regia Guardia di Finanza adotta le Fiamme gialle, simbolo che ancora oggi ne incarna l’identità. Diverse tappe nello scorso secolo allargano le competenze del Corpo e 2017, forte di una tradizione marinaresca che affonda le radici nel 1816, alla Guardia di Finanza sono attribuiti in via esclusiva i compiti di Polizia del mare
In Barcolana, Fiamme Gialle-Nice, un maxi di 78 piedi costruito da cantiere australiano ed ora di proprietà di Mauro Malgara di Ice YachtsMAXI, sarà timonato da Paolo Cian, un esperto di Barcolana, che insieme all’equipaggio di velisti gialloverdi, vanta un palmares di alto livello.
FOLLOW ME: PROVE A MARE.
I ragazzi dell’Istituto tecnico Nautico avranno il compito di accogliere le imbarcazioni ospiti: sono circa una novantina e hanno volontariamente aderito al progetto Follow Me, nei giorni scorsi hanno incontrato il presidente Gialuz tra i banchi di scuola e sono stati impegnati in una simulazione di soccorso in mare per caduta in acqua di una persona. “Trovo eccezionale il progetto Follow Me – ha commentato Gialuz – è una delle grandi anime della Barcolana. Organizzato dalla scuola con alcuni ex studenti guidati da Samuele Girotto, il progetto mira a dare competenze sul campo ai futuri capitani. A loro ho detto grazie, perché sono il primo touch point della Barcolana, le prime persone che i velisti che affrontano la risalita dell’Adriatico incontrano a Trieste”.
INCLUSIVITÀ: AL VIA IL VASTO PROGRAMMA DI ATTIVITÀ
Uno dei temi centrali della prima settimana di Barcolana sarà l’inclusione: “L’inclusività è uno degli obiettivi di questa edizione: accanto agli eventi dedicati al Parasailing e a Barcolana per il Sociale – che si appresta a un numero record di iscritti - abbiamo inserito il nuoto pinnato, la possibilità per le persone diversamente abili di vivere esperienze in barca a vela, e tutti gli eventi a terra sono aperti e accessibili: un nuovo impegno per Barcolana, che ha realizzato anche uno spazio ormeggi dedicato a chi ha difficoltà a salire in barca e ha bisogno di un accesso facilitato” ha commentato Gialuz presentando il programma. Il tema dello sport paralimpico sarà protagonista in mare da lunedì con la Parasailing Academy della Federazione Italiana Vela.
BARCOLANA A GRADO CON SUP EXPERIENCE
Partita dalla spiaggia Imperiale di Grado con arrivo al Mandracchio, nel cuore della Grado Veneziana: è la Barcolana Grado SUP Experience, la gara a bordo degli Stand Up Paddle organizzata dalla Società Velica di Barcola e Grignano con il supporto della Lega Navale di Grado, della Società Canottieri Ausonia, Kitelife Grado, il fondamentale contributo logistico e organizzativo del Comune di Grado e della G.I.T. (Grado Impianti Turistici S.p.A.), con il sostegno di Promoturismo FVG e Acqua Dolomia, Starboard come partner tecnico e l'atleta plurimedagliata Caterina Stenta come madrina. Il percorso, lungo circa 2,2 miglia nautiche (4 km), ha una durata indicativa di 40-50 minuti.
BARCOLANA YOUNG
Foto Patrizia Grandis |
Spetta ai giovani della classe Optimist aprire ufficialmente l’ottobre velico della Barcolana. E così è stato con l’entusiasmo dei giovanissimi che non si sono arresi al clima e hanno regatato nel pomeriggio del primo sabato di Barcolana. Prima troppo vento, poi una sottile brezza. Barcolana YOUNG ha visto circa 190 atleti al via nel fine settimana di esordio di Barcolana; sabato il vento forte ha tenuto a terra i più piccoli Cadetti, mentre ha permesso ai più grandi Juniores di navigare su tre flotte. Domenica le condizioni meteo più semplici hanno consentito di portare in acqua l’intera flotta: gli juniores hanno regatato su un’ulteriore prova, i cadetti su due.
La regata è aperta ai timonieri nati negli anni: 2009 - 2010 – 2011 – 2012 -2013 (DIVISIONE A), 2014 -2015 (DIVISIONE B) in possesso di tessera AICO e tessera FIV valide per l’anno in corso.
BARCOLANA NUOTA TROFEO GIUSTOLISI
Calicanto Band |
Una edizione da record organizzata da Barcolana in partnership con la Triestina Nuoto Samer &Co. Shipping: 374 partecipanti, ospiti illustri come l’olimpionico Luca Dotto e una event manager eccellente come Stefania Pirozzi insieme a Simone Cinnirella e il presidente della Barcolana Mitja Gialuz in prima linea a tifare per gli atleti, che da tutta Italia, Slovenia, Austria hanno accettato la sfida di nuotare sul miglio nautico di fronte a piazza Unità.
La partenza è stata spettacolare, con il tuffo corale dalla Scala Reale e le prime bracciate lungo il molo Audace, il tifo da stadio dei tanti triestini e appassionati di nuoto presenti lungo le Rive. Il nuovo percorso è disegnato con un lato lungo fino alla Diga del Porto Vecchio, una virata e il rientro nel Bacino San Giusto, con l’arrivo nuovamente all’altezza della Scala Reale: il primo posto assoluto è andato all’azzurro Pasquale Sanzullo, prima donna l’azzurra Giulia Salin. Le classifiche premiano tutte le categorie, a testimonianza di un evento nel pieno spirito della Barcolana, che unisce professionisti e appassionati.
A seguire si è disputata la seconda edizione della Barcolana Pinnata, valida come primo campionato italiano di specialità, e dedicata agli atleti e alle atlete diversamente abili, lungo un percorso a bastone di 500 metri in acque libere: in acqua 33 atleti provenienti da tutta Italia, pronti a cimentarsi nella gara di nuoto paralimpico di fondo. La prova ha riguardato sia la specialità monopinna che il nuoto pinnato con due pinne: l’evento ha incluso tutti i tipi di disabilità sia fisici che intellettivi relazionali. I campioni italiani sono Martina Screti, Pierluigi Bonafin, Federica Cecchi, Giulia Lo Schiavo, Stefania Galasso, Rossella Panigutti, Nicolò D’Atri, Alvise Costantini, Samuele Galdini.
BARCOLANA WATERPOLO
Entra ufficialmente negli sport del mare presenti in Barcolana anche la pallanuoto: un gruppo di amatori di questo sport capitanati dal direttore sportivo di Barcolana, Dean Bassi, ha svolto - sotto gli occhi vigili della squadra maschile di Serie A della Pallanuoto Trieste – un match dimostrativo di fronte la scala reale.