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Egregio Presidente,
Lei già in passato si è spesso distinto per interpretazioni della Costituzione molto singolari, diciamo “innovative”.
Ora accade che lei in occasione del consueto incontro con i giornalisti per la consegna del “Ventaglio”, abbia colto la circostanza per altre considerazioni fuori contesto e sul presupposto di una ennesima e ancor più singolare interpretazione della Costituzione, “ammonendo” il Parlamento che le Commissioni di inchiesta per il Covid e per la scomparsa della compianta Emanuela Orlandi non possono sovrapporsi ai giudici (meno che mai quelli della Corte costituzionale, ovviamente).
Quanto accaduto ha un precedente illuminante: la onorificenza da lei conferita a quel tal Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (quello che rassicurava il non rimpianto Speranza Roberto che l’IIS non avrebbe diffuso i dati corretti –e non allarmanti- relativi alla c.d. epidemia da Covid). Ora questa sua nuova e singolare “uscita”.
Egregio Presidente, come sa, sul piano tecnico-giuridico la mia e la sua interpretazione del diritto costituzionale non coincidono.
Lei, tuttavia, deve sapere che al Parlamento che è (rectius, dovrebbe essere) la sede e l’organo espressivo della volontà popolare sovrana, non dovrebbero essere inviati messaggi preventivi e fuori contesto.
Infatti, il procedimento legislativo per la creazione delle due Commissioni parlamentari di inchiesta è ancora in corso.
E lei che fa? Già si pronuncia in corso di dibattito parlamentare influenzandone oggettivamente lo svolgimento. E questo lei fa pur non conoscendo il testo dei relativi disegni di legge (oppure li conosce; e a che titolo?).
Lei poi dovrebbe sapere che l’art. 82 della Costituzione non prevede necessariamente l’atto legislativo (potendo le Commissioni parlamentari di inchiesta essere costituite con provvedimento interno delle Assemblee parlamentari).
Ma lei addirittura si spinge a censurare il merito dei disegni di legge in questione, e lo fa preventivamente consapevole dell’oggettiva influenza che può avere per prevenire la costituzione e il lavoro delle Commissioni di inchiesta.
E questo lei fa senza che dal merito dei relativi disegni di legge emerga alcun profilo di incostituzionalità.
Ma quel che è sorprendente è che lei faccia dichiarazioni fuori da ogni sede propria e rivolgendosi a soggetti estranei.
Lei ben sa che la sede propria è il suo Ufficio (nel senso fisico e funzionale) e il momento è quello in cui lei è chiamato a promulgare la legge con la sua firma; firma che lei certamente può rifiutare, chiarendo però quali sarebbero i profili di incostituzionalità e richiedendo nella dovuta forma scritta e doverosamente motivata, che il Parlamento deliberi una seconda volta. Cosa che, ove avvenga, la obbliga alla firma e promulgazione della legge. Anche questo ha un nome: si chiama democrazia.
Lei poi, con parole, accenti e postura da vecchio saggio, ammonisce ancora che la Commissione parlamentare non si può sovrapporre al lavoro della magistratura. E perché?
Ho riflettuto a lungo: sicuramente sui differenti metodi di coltivazione dei tulipani in Turchia e in Olanda.
Vi è poi un aspetto di politica corrente e ora mi rivolgo alla maggioranza che sostiene il governo e in particolare a “Fratelli d’Italia” (ah, Mameli che hai combinato!...).
Cosa faranno ora i “Fratelli” dopo le chiassose esultanze alla Camera per l’approvazione dei due disegni/proposte di legge in questione? Manterranno la loro stessa determinazione al Senato o faranno come fa il Ministro Carlo Nordio che “si inchina dinnanzi agli orientamenti del Capo dello Stato”?
Nessun imbarazzo per la Anna Bolena da Garbatella City, adusa a cambiare posizione e idee con la stessa facilità con la quale si cambiano le scarpe. Joe Biden insegna.
Ma quel che più mi accora è che maggiore saggezza politica avrebbe avuto suo padre Bernardo.
Umanamente auguro le migliori cose a lei e famiglia. Politicamente mi auguro che lei vorrà far dono al Popolo italiano delle sue dimissioni.
Augusto Sinagra
Quasi da sempre, viviamo immersi in un mondo dualistico, un mondo e un’umanita’ dove tutto è bianco o nero, il bene o il male e via discorrendo.
Nella sua intima essenza, la realtà non è così: i colori, i sapori e gli odori, così come i sentimenti e le sensazioni sono il frutto di combinazioni infinite e, alle volte basta fermarsi un attimo, entrare profondamente in noi stessi per percepire questa intima essenza propria di tutte le cose e di tutti i fenomeni.
Il mondo della musica “leggera” non sfugge alla visione dualistica, anzi propone una estremizzazione della stessa e così è stato negli anni sessanta con l’emersione pressoché contemporanea di due fenomeni epocali quali sono stati i Beatles e i Rolling Stones due gruppi che hanno segnato un brusco e affascinante salto in avanti della musica contemporanea con effetti dei quali i componenti delle due band non erano allora assolutamente consapevoli.
Che avesse allora una cifra dolce e melodica, come era nel caso dei Beatles, o dura e rocchettara, come era propria dei Rolling Stones fu subito chiaro che nulla sarebbe più stato come prima.
Con il trascorrere dei decenni, ne sono in effetti trascorsi sessanta, alcuni di loro sono morti, altri si sono un po’ persi, ma le rispettive icone, Paul dei Beatles e Mike dei Rolling Stones, entrambi insigniti del titolo di baronetti ed entrambi ricchissimi sono perfettamente consapevoli di avere segnato un epoca e di avere, nel bene e nel male contribuito e in non piccola parte a renderci quel che siamo.
Tantissimi auguri, Mike!
La presenza militare statunitense in Italia ebbe inizio nel 1943 con l’invasione del paese, alleato della Germania nazista durante la seconda guerra mondiale, e la sua liberazione dal nazifascismo; divenne in seguito permanente dal 1951 a seguito della sottoscrizione di un accordo di collaborazione militare.
Quante basi militari NATO e americane ci sono in Italia?
Le basi presenti sul Nostro territorio sono circa 120, sono dislocate sul nostro territorio nazionale, di quanti soldati parliamo e a chi spettano le decisioni al loro interno.
Si sospetta, però, che siano in totale 140, 20 sarebbero coperte da segreto.
Il nostro Paese ospita 13.000 soldati americani.
L’Italia è un membro dell’alleanza Atlantica, pertanto risulta molto complicato dividere le basi Nato dalle basi Usa, da basi italiane, dove operano anche militari della Nato.
Gli Stati Uniti sono chiaramente i leader dell’Alleanza Atlantica.
Sono 4 i maggiori centri Nato in Italia; il centro di ricerche Nato della Spezia,
l defense college di Roma, Il Comando Nato di Napoli e infine la base Navale di Taranto.
Il Comando operativo di vertice interforze (COVI) italiano, che ha sede a Roma, nel quartiere di Centocelle: si tratta di un organismo alle dirette dipendenze del capo di stato maggiore della difesa che esercita la pianificazione, il coordinamento e la direzione delle operazioni militari delle forze armate italiane, soprattutto in relazione alle attività Nato.
Non tutte hanno una funzione operativa, alcune si occupano di intelligence, di formazione ed hanno funzioni di logistica.
Solbiate Olona, in provincia di Varese in Lombardia: qui ha sede il Nato Rapid deployable corps (il Corpo di armata di reazione rapida), un contingente multinazionale pronto ad entrare rapidamente in azione dove ce ne fosse bisogno.
L’Italia fornisce il 75 per cento del personale, mentre il rimanente 25 per cento è costituito da militari provenienti da altre nazioni.
Esistono poi centri di telecomunicazioni, centri di rifornimento, poligoni di tiro, etc ..
In caso di guerra tutte queste installazioni fungerebbero da basi Nato, è chiaro.
Alcune di queste basi naturalmente sono segrete, altre sono molto piccole, anche se molto importanti strategicamente.
Nel Nostro paese si trovano circa 13.000 militari statunitensi, come potete osservare nella cartina in basso.
Lo Stato italiano paga ogni anno il trentasette per cento dei costi delle basi (Aviano, La Maddalena, Sigonella e altre) e delle truppe americane di stanza nel nostro paese: risulta dai documenti ufficiali di bilancio delle forze armate Usa, del Dipartimento della difesa e del Congresso (il Parlamento) degli Stati Uniti.
La base aerea più grande (per superficie) d’Europa è l’aeroporto di Amendola, in Puglia.
La comunità militare americana (soldati più famiglie) in Italia è concentrata per la maggior parte nelle basi di Aviano e Vicenza.
Base di Aviano (Friuli): aeronautica USA, con presenza di armi atomiche.
Base di Ghedi (Lombardia): tecnicamente italiana, ma con forte presidio americano in quanto ospita delle armi atomiche.
Base di Camp Ederle (Veneto): esercito USA.
Base di Camp Darby (Toscana): esercito USA (anche se tecnicamente italiana).
In Sicilia si contano ben 16 basi Nato.
Famosa la base militare americana di Sigonella, nella piana di Catania, a due passi da Lentini.
E’ una delle basi aeree della Nato più importanti per la sua posizione e gli equipaggiamenti custoditi. Da Sigonella partono le missioni di ricognizione aerea dei cinque droni Global Hawk, usati anche per la guerra in Ucraina.
A Sigonella ha sede l‘Alliance ground surveillance (la Sorveglianza al suolo dell’alleanza) della Nato che permette di monitorare in tempo reale con determinati strumenti (tra cui i droni Global Hawk) la situazione in terra, mare e cielo.
per gentile concessione di Giornalesera.com
La droga fa parte della nostra cultura ed è diventata una normalità farne uso. Il fenomeno si sta espandendo soprattutto tra i giovani.
"Nel 2021, il 24,1% degli studenti in Italia, pari a 621 mila 15-19enni, ha riferito di aver utilizzato almeno una volta nel corso della propria vita una sostanza illegale tra cannabis, cocaina, stimolanti, allucinogeni e oppiacei, soprattutto gli studenti di genere maschile (M=27,1%; F=20,9%). "
Questi sono dati del Dipartimento delle politiche antidroga, sotto la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che monitora continuamente la scena italiana. Purtroppo la tendenza è verso l'alto, mentre si sta abbassando l'età in cui i giovani iniziano a farne uso. Siamo arrivati alle scuole medie ed oggi si parla di ragazzi di 12 anni che vi si avvicinano per la prima volta.
Che cos'è la droga? Quali sono i suoi pericoli? Molte delle cose che si sentono in giro sono senz'altro vere, ma la maggior parte non lo sono. Di sicuro un ragazzino di dodici anni non sa a cosa va incontro quando la accetta per la prima volta. E' importante perciò dare ai ragazzi i dati veri sulle sostanze stupefacenti perché solo così si possono aiutare le persone a prevenire problemi di droga.
La Fondazione Un Mondo libero dalla droga è impegnata da anni a portare avanti questa campagna di sensibilizzazione . Per questo scopo sono stati creati opuscoli informativi per ogni tipo di droga più comune. Non a caso si intitolano La Verità su... seguiti dal nome delle sostanze più comuni come: Ecstasy, cocaina, Crystal meth, inalanti, eroina, LSD, antidolorifici. C'è poi l'opuscolo La Verità sulla droga, che tratta il fenomeno in maniera più generalizzata.
Grazie a queste informazioni su ciò che ogni droga è e sui suoi pericoli, ogni persona può decidere responsabilmente di non assumerle.
Si è scoperto, infatti, e qui citiamo direttamente l'opuscolo: "Quando è stata fatta un'inchiesta sugli adolescenti per scoprire perché cominciavano a fare uso di droga in primo luogo, il 55% ha risposto che era stato a causa di pressioni da parte dei loro amici. Volevano essere alla moda e popolari. Gli spacciatori lo sanno.
Si avvicineranno a te come amici e si offriranno di aiutarti con "qualcosa che ti tira un po' su". Questa droga ti "aiuterà a stare meglio con gli altri" e ti renderà un "figo".
Gli spacciatori, motivati dai profitti che ne ricavano, ti diranno qualsiasi cosa per far sì che tu acquisti droga. Ti diranno che l'LSD "espande la tua mente".
Continua ancora l'opuscolo: "A loro non importa se la droga rovina la tua vita fino a quando loro saranno pagati. Tutto quello che importa loro è il denaro. Ex spacciatori hanno ammesso che vedevano i loro compratori come "pedine in un gioco di scacchi"."
In conclusione: una vera e propria strategia di marketing intorno a questo prodotto. Spesso, poi, sono gli stessi tossicodipendenti che, per procurarsi la dose, si mettono a spacciare.
E' un girone dell'inferno in cui le persone finiscono e vengono derubate della loro potenzialità di vita. Tra l'altro se non trovano la droga per strada, c'è sempre internet a cui si può accedere o le droghe prescritte legalmente dai medici: analgesici, tranquillanti, antidepressivi, sonniferi e stimolanti. Queste sembrano sicure. Del resto vengono prescritte da persone competenti, ma, a lungo andare possono creare dipendenza come l'eroina e la cocaina. L'analgesico Oxycontin, per esempio, è potente come l'eroina e ha gli stessi effetti sul corpo.
Nei ragazzi, a causa dei dati falsi, manca completamente il senso del pericolo. Uno spacciatore che si avvicina loro, o un amico intimo, e dice loro: " La droga ti renderà popolare tra le ragazze "oppure" la tua vita poi sarà una festa" spiana la strada verso il suo guadagno assicurato e verso una vita di inferno per il suo cliente.
Bisogna arrivare prima degli spacciatori.
I dati falsi hanno pervaso anche i mass media. Vediamo film in cui tranquillamente la assumono senza subire nessun tipo di conseguenza negativa. Ascoltiamo canzoni che inneggiano al suo consumo. Leggiamo interviste di artisti famosi che confessano candidamente di farne uso senza remore.
I dati falsi più eclatanti riguardano tra l'altro la Marijuana. Citiamo ancora l'opuscolo della Fondazione Un Mondo libero dalla droga su questa sostanza: La Verità sulla Marijuana: "Anche se la canapa (dalla quale viene prodotta la marijuana) contiene più di 400 sostanze chimiche, il principale ingrediente che influenza la mente è il THC."
Ora: "Utilizzando le moderne tecniche di coltivazione, i coltivatori di canapa hanno sviluppato delle varietà di canapa che hanno dei contenuti di THC molto superiori rispetto al passato. Nel 1974 i livelli di THC erano dell'1%. nel 1994 erano del 4%. Nel 2008 i livelli di THC hanno raggiunto il 9.6%. Il valore più elevato da quando è cominciata l'analisi di questa droga negli anni 70." Oggi, però, si riesce ad andare molto oltre: "Una forma di canapa, chiamata sinsemilla ( che in spagnolo significa "senza semi"), può avere dei livelli di THC che vanno dal 7,5% fino al 24%."C'è poi un altro aspetto altrettanto inquietante da considerare; "Poiché si sviluppa una tolleranza, la marijuana può portare i consumatori ad usare droghe più forti per raggiungere lo stesso sballo."
La marijuana, perciò, senza dubbio, è una sostanza stupefacente pericolosa al pari di altre. Se c'era bisogno di un'altra prova per questo, eccola: "Dopo l'alcol, la marijuana è la seconda sostanza riscontrata nelle autopsie di persone morte in incidenti automobilistici negli Stati Uniti."
La Fondazione per un Mondo libero dalla droga, oltre a fornire materiali educativi ,lavora con i giovani, gli educatori, varie organizzazioni di volontariato ed agenzie governative che hanno interesse ad aiutare le persone ad essere libere dalla droga.
In Italia è presente su quasi tutto il territorio nazionale tramite una rete di volontari che hanno tenuto conferenze nelle scuole, conferenze per i genitori , distribuzione di materiali nella strade, nelle piazze,, tramite gazebi, nelle fiere, nelle spiagge, nei mercati, nei campeggi e nelle attività commerciali tramite appositi espositori. Hanno tenuto webinar di informazione e partecipato a manifestazioni sportive quali tornei, gare podistiche, motoraduni, ecc.
Sono intervenuti in convegni, congressi e trasmissioni radio e televisive.
Ormai per i ragazzi è diventata una normalità drogarsi. Se non lo fanno vengono esclusi dal loro gruppo di amici. Può sembrare un'impresa impossibile combattere questo fenomeno anche considerando che continuamente nuove droghe vengono immesse nel mercato. Quanto pericolose sono queste ultime?
Inoltre, e di questo i genitori sono completamente ignari: fertilizzanti, sali da bagno, deodoranti, colla e sostanze chimiche varie, che normalmente possono essere acquistati al supermercato, vengono utilizzati dai ragazzi per sballarsi. Sono i famigerati inalanti. I ragazzi li sniffano direttamente dai contenitori aperti o in vari altri modi per ottenere l'effetto desiderato. Questa pratica può causare danni fisici e mentali irreversibili.
Molti usano la droga per risolvere problemi esistenziali: ma oltre a non risolvere il problema, quella soluzione rappresenterà poi un problema ancora più grande ed insormontabile. La droga si nutre della sofferenza umana e ha dietro di se' una scia di sangue che continuamente si incrementa. Quanti sono, infatti, gli incidenti stradali mortali causati da persone sotto l'effetto di queste sostanze oppure quanti sono gli omicidi perpetrati sempre da persone sotto quegli effetti? Neanche il diavolo in persona avrebbe potuto escogitare una cosa simile. Ecco perché il problema riguarda tutti. L'unica soluzione è istruire le persone, i giovani, i ragazzi su cosa effettivamente è una sostanza stupefacente in modo che possano scegliere liberamente di non farne uso.
I volontari della Fondazione Un Mondo libero dalla Droga sono a disposizione per aiutare e consigliare a prevenire. Questa Fondazione fornisce anche le informazioni di cui si può avere bisogno per dare inizio ad una attività di prevenzione nella propria zona.
Per informazioni: 3775534347 oppure www.noalladroga.it
Comodamente stravaccati sui divani dell'attico di Jep Gambardella, gli ospiti assistono con un certo imbarazzo al ritratto graffiante ma realistico che il padrone di casa offre dell'ospite, la splendida cinquantatreenne dal trascorso chiacchierato coll'allora vertice del P.C.I. In poche battute, il ritratto di una prolifica autrice politicamente e socialmente impegnata viene impietosamente demolito per assumere contorni più veri: una moglie infedele ripagata con pubblicazioni di nullo conto della solita casa editrice controllata per certi tipi di servizietti resi senza mutandine... servizietti in cui si era specializzata già ai tempi dell'università, nei bagni per la precisione.
Uno spaccato da cineteca chiaramente. Un monologo da un milione di visualizzazioni... il più cliccato di tutti i monologhi della pellicola di Sorrentino presenti in rete. Il titolo lo conosciamo tutti, "La grande bellezza". Opera deliziosa, nel vero senso della parola. Capovolgente, oserei dire: da dieci anni a questa parte (ovvero da quando è apparsa nelle sale cinematografiche ad oggi, 2013 – 2023), non passa giorno che non ripensi ad una o più sequenze. L'ultima volta, lunedì scorso, tre giorni fa in compagnia di persone di varie nazionalità: spagnola, statunitense, colombiana e coreana. Cena in un borgo antico, dietro Via Cassia, appena fuori il GRA, a due passi da una scuola elementare, ridotta anch'essa a discarica, come potete vedere dalle immagini che... piangono da sole! Se non fosse stato per i manicaretti superbi, i vini eccelsi e l'ambiente suggestivo, mi sarei vergognato ancor di più: il contenuto della conversazione di tutta la serata è stato l'immondizia di Roma! La capitale storicamente più famosa al mondo, seppellita da metri di immondizia emanante olezzi di percolati nauseabondi. Questa è la Roma del sindaco attuale, lui sì con un vero passato nel P.C.I. di cui è stato tesserato dal 1985; lui sì titolare di cattedra universitaria, pubblicazioni, titoli vari e un vero e proprio pedigrée politico internazionale. Sulla carta un fenomeno, all'atto pratico un pericolosissimo incompetente, quasi peggio di Veltroni, il “fallito di successo” che aveva trasformato Roma in un accampamento a cielo aperto di cui conservo ancora le oltre cinquemila fotografie scattate nel lontano 2008!
Al fenomeno su carta con espressione acuta, di mente lucida, occhio vigile e sguardo vispo, faccio pervenire due osservazioni che mi sono state rivolte dagli amici e dalle amiche di cui sopra cui deve come minimo delle scuse per aver “estorto” sarebbe il caso di dire la ripugnante gabella (tassa di soggiorno) di parecchi euro per la loro permanenza in queste condizioni da terzo mondo bombardato:
“Perché voi romani consentite ad una persona simile di continuare a percepire lo stipendio se vi costringe a vivere nell'immondizia”?
“Com'è possibile che le autorità competenti in materia di sanità pubblica rimangano in silenzio e non provvedano a sollecitare un'indagine sull'operato ignobile di costui e dei suoi sodali”?
Si mormora che a Monteverde Vecchio vi sia la scorta fissa sotto casa del fenomeno su carta. Sicuramente la gente apprezza l’auto “Punto” delle forze dell’ordine che devono proteggerlo dall'affetto smisurato della cittadinanza capitolina, notoriamente troppo calorosa!!!
Una storia di famiglia che, partendo da un piccolo chiosco sulla spiaggia, ha creato un piccolo paradiso di servizi e di gusto.
Sperlonga cose da vedere
Sperlonga è un delizioso paesino di pescatori arroccato su un promontorio, premiato come uno dei borghi più belli d’Italia. È caratterizzato da stradine bianche, strette che si aprono all’improvviso su scorci marini. Nei dintorni ci sono spiagge bianchissime e calette incantevoli con mare Bandiera Blu.
Da non perdere sicuramente sono la Villa e la Grotta di Tiberio. Affacciate direttamente sul mare, sono molto facili da raggiungere: basterà seguire le indicazioni sulla strada che collega Sperlonga a Gaeta per circa un chilometro. La Grotta di
Tiberio è una grande cavità naturale rocciosa aperta sul mar Tirreno: vicino alla Grotta c’è anche un piccolo tratto di spiaggia estremamente affascinante.
Oltre agli scavi della Villa, all’interno del sito è possibile visitare il Museo Archeologico locale, che ospita i gruppi statuari che decoravano la città.
Un sistema di quattro torri di avvistamento creava un sistema difensivo per gli attacchi dei saraceni. Ne facevano parte la Torre Maggiore (ne sopravvive solo una porzione nell'attuale centro del paese), la Torre di Capovento a 3 km dal paese, la Torre del Nibbio, inclusa in un castello baronale e la Torre Truglia che fu utilizzata come sede per la Guardia di Finanza, attualmente è la sede del Centro educazione dell'ambiente marino del Parco Naturale Regionale Riviera d'Ulisse.
Per godersi l’aria di mare e il paesaggio, non c’è niente di meglio di una passeggiata nel porto. Non è molto grande, ma fa parte della vita quotidiana degli abitanti.
Polpette di alici |
Offre una bella vista sulla Torre Truglia, sul paese e sulle montagne circostanti. Può essere piacevole anche una passeggiata serale dal porto lungo la costa verso la residenza di Tiberio.
Come nasce Bazzano Beach
Era il 2003 quando Renato Cardogna, allora poco più che ventenne, decide di prendere in concessione una striscia di spiaggia a Sperlonga e assieme ai suoi genitori e alla sorella Serena dà vita a un chioschetto con vendita di panini, insalate e preparazioni espresse, ad affiancare l'attività di noleggio di lettini e ombrelloni.
La spiaggia di Bazzano si trova tra la grotta e la villa di Tiberio sul Ciannito e il promontorio di Capovento. Il posto è delizioso, incastonato tra i due promontori, una piccola caletta dalla spiaggia bianchissima e impalpabile, acqua pulita con tanti pesciolini, in località Bazzano (da cui prende il nome questa insegna). Si accede arrivando al parcheggio della Valle dei Corsari, e da qui si usufruisce di un servizio navetta gratuito per raggiungere la battigia.
Bazzano Beach non è solo uno stabilimento balneare, infatti il ristorante è attivo sin dai primi di marzo, fino ad autunno inoltrato. La struttura completamente in legno, è molto suggestiva; è una palafitta a ridosso della spiaggia che annovera settanta coperti, con due verande (una frontale e l'altra laterale) in cui dominano le nuances del bianco e dell'azzurro, in perfetta sintonia con i colori e l'ambiente circostante. Da qui alla spiaggia si sviluppa l'offerta di intrattenimento, con aperitivi domenicali, musica dal vivo, e un calendario di dj set che vedrà in console diversi volti locali e nomi noti del clubbing capitolino, come Paolo Pompei e Massimo Marino, tra i protagonisti delle serate al Room 26. Non prima di concedersi una pausa di gusto a pranzo, con le specialità della cucina.
La proposta gastronomica di Bazzano Beach
L'offerta ristorativa di Bazzano Beach è frutto dell'estro di Renato Cardogna che, da sempre, si fa guidare nel processo creativo dai consigli della madre, e da qui prende le mosse un menu realizzato con passione dalla brigata, una squadra di giovani talenti, che lo seguono in tutto il percorso sin dai primi mesi di ogni apertura. Una materia prima freschissima, con rifornimenti quotidiani dall'Azienda Ittica Purificato di Formia, la partecipazione alle aste del pesce, e l'approvvigionamento diretto (come avviene per le alici di Terracina), in un tripudio di pesce azzurro, quale sgombro, alici, ricciola e le altre meraviglie che offre il mare della zona; per la parte vegetale il riferimento è l'Azienda Agricola Toscano, così come il mercato di Fondi, e per le spezie e gli aromi l'Orto La Rocca di Sperlonga.
Bazzano Beach - Lo Staff |
Si compone così una proposta - che si rinnova ogni mattina, a seconda della disponibilità - che accanto a piatti immancabili come lo spaghetto alle vongole, la frittura di calamari o il soutè di cozze, presenta una carta che si apre con una ricca selezione di crudi, dal battuto di gamberi gobbetti con olio biologico evo alla tartare di ricciola e specialità tipiche come le polpettine di alici alla sperlongana (antica ricetta che risale alla tradizione locale), fiori di zucca in pastella, fino a originali proposte come il taco di mare. Tra i primi spiccano l'amatriciana di tonno fresco e guanciale croccante, il mezzo pacchero con ricciola e crumble di pane agrumato, la linguina aglio olio peperoncino e tartare di tonno con bottarga di muggine; si continua con i secondi - dove è la cottura a bassa temperatura col roner a farla da padrone, per preparare al meglio la materia prima - come tataki di tonno, polpo brasato su crema di patate allo zafferano, e nuvole di seppia su vellutata di finocchi e polvere del suo nero. Il tutto accompagnato da un'ampia proposta di vini, principalmente laziali (in linea con la filosofia territoriale di tutta l'offerta), da Cantine Sant'Andrea a Cincinnato e Ilori, fino a toccare le referenze più importanti di Trentino e Friuli, ed eccellenze come Franciacorta e Alta Langa, e alcune etichette francesi.
Ricerca, attenzione, passione e sapori del territorio, e un'atmosfera paradisiaca sono gli elementi che rendono Bazzano Beach il luogo ideale per vivere appieno un soggiorno di meritato relax al mare.
Bazzano Beach
Via Flacca, Km 17.100, Sperlonga LT
Tel. 333 569 1181
Aperto tutti i giorni fino all'aperitivo
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Seguo con interesse le proposte di Alessandra che si rivelano sempre divertenti e profonde, ma soprattutto vincenti. Mi piace il suo approccio artistico, personale e riconoscibile.
Stasera ci propone uno spettacolo i cui temi e personaggi rivelano il suo modo di pensare, di vivere la vita, di interpretarla e di affrontarla, attraverso il suo forte spirito ironico e pungente.
In questa nuova proposta ci parla della sua grande passione per Muccino, nei cui film Alessandra si rivede. Ispirata dal regista, partorisce questo riuscito monologo tragicomico in cui, dopo aver sottolineato le similitudini della sua vita con i film del regista, prende una direzione narrativa in cui riconosco la sua penna e la sua linea di pensiero.
Uno dei temi trattati è quello della donna “di contorno” in una relazione, il suo essere sempre al secondo posto sul podio dell’amore, sempre all’ombra di una madre, di una ex, dell’amica del cuore o addirittura del cane. Impelagata in relazioni con uomini dagli atteggiamenti discutibili, o in triangoli amorosi di cui lei è l’ignaro terzo vertice, Alessandra sembra in balia di un karma funesto, al quale cerca comunque di opporsi.
Non mancano, nel suo divertente sfogo, i racconti dei suoi drammi familiari che finiscono per ripercuotersi sulla sua esistenza e condizionarne le scelte, con l’aggravio delle piccole ma numerose beghe quotidiane che, seppur futili, non fanno che esasperare il già precario equilibrio emotivo. Nel suo sfogo troviamo anche il riflesso di una crisi generazionale, che Alessandra inserisce brillantemente nel monologo. Una generazione dal futuro buio ed incerto, in cui l'artista si riconosce e da cui si sente tradita. La sua sembra una vana ricerca di una stabilità economica, familiare, relazionale, emotiva e sentimentale da poter vivere serena e felice, così come in un film di Muccino.
Seppur le storie del regista siano sempre ricche di drammi, tradimenti, crisi, litigi e relazioni sull’orlo del baratro, in ognuna appare sempre uno spiraglio, una speranza che porta verso un lieto fine. Proprio quello che si aspetta la nostra Alessandra; illusa da queste pellicole, sente di essere rimasta con un pugno di mosche in mano, ancora in attesa di beneficiare di un bel finale disegnato su misura per lei.
Si sente come Giulia, la protagonista de “L’Ultimo bacio”, ci rivede la sua energia, ne ha ereditato lo spirito e ora si aspetta di vivere un epilogo felice come il suo. Ma la vita non è come quella proposta nei film…
Alessandra dimostra tutta la sua forza espressiva divertendoci con singolari personaggi, che in fondo altro non sono che la pessima rappresentazione della nostra società, che lei critica e ridicolizza con gusto.
Eccola, allora, nelle vesti di un cantante dalle discutibili doti, che approda non si sa come a San Remo; e poi in quelle di una cinica scrittrice che presenta il suo libro sulla bellezza interiore, ma che finisce per vessare la figlia bruttina; gag che darà poi vita ad una simpatica e attualissima digressione sul body shaming, attraverso affermazioni che ben conosciamo e che solo oggi ipocritamente vengono messe alla gogna mediatica. Poi è il turno della finta radical chic di periferia, piuttosto opportunista che vorrebbe creare un partito fondato sulle sue discutibili idee.
A questi personaggi parossistici ma, ahimè, anche piuttosto realistici, Alessandra, con un versatile uso della voce e di varie parlate dialettali, conferisce una bieca personalità ed un’esasperata espressività che racconta questa strampalata generazione con una buona dose di simpatia ma anche tanta profondità.
Il monologo segue la linea tracciata del suo riuscito “Vita grama di un’eroina moderna”, e senza ripetersi o cadere nello scontato, continua efficacemente il viaggio introspettivo che parte dalla sua infanzia, quando forgia il suo carattere influenzata dagli sfortunati personaggi dei cartoni animati giapponesi che hanno accompagnato lei e tutta la sua generazione, per proseguire con aneddoti divertenti dell’adolescenza e della maturità.
Forse il suo è un modo per esorcizzare i suoi vissuti, che colora con tenui tinte attraverso la grande autoironia che la contraddistingue. Senza veli, ci svela le sue fragilità ma anche i suoi punti di forza, i sogni e le speranze che la portano ancora a credere nella vita e nell’amore. Si mette in discussione davanti a noi affrontando con coraggio e determinazione quelle che sono state anche le sue debolezze e le scelte sbagliate, e quei traumi familiari che hanno condizionato la vita e condotto ad avere relazioni a senso unico tossiche e deleterie.
Alessandra ci sorprenderà con un vibrato e sentito finale in cui dimostra una evidente capacità di passare dalla leggerezza intrisa di comicità alla serietà dell'introspezione.
Sono rimasto molto colpito da questo inaspettato finale, assolutamente riuscito.
COMMENTO ALLE DICHIARAZIONI DEL Dr. TRITTO:
La Carta delle Nazioni che tutela i diritti umani di cui parla il dr. Tritto nel suo intervento del 28 giugno 2023 nella sala stampa di Palazzo Madama a Roma c'entra poco o niente in quanto a efficacia di fronte a eventuali nuove norme (che ad oggi non ci sono nella fattispecie) liberticide e lesive dello spazio di autodeterminazione dell'individuo, essendo tale Carta solenne dell'ONU non vincolante giuridicamente, ma solo un insieme di principi e valori ispiratori per un buon legiferare nel mondo da parte dei Paesi ONU.
Semmai quella che andava citata e' la Carta dei Diritti Fondamentali della UE, vincolante giuridicamente per i Paesi UE dal 2009, e per quelli che non hanno esercitato la clausola di opting out (derogatoria) ai diritti di cittadinanza (che io sappia la Polonia fra questi).
Per la Italia la CDFUE e' vincolante giuridicamente dall'anno 2009, legge vigente che lo Stato e i Giudici nazionali hanno obbligo di applicare nell'intreccio delle fonti.
Il dr. Tritto fa bene a porre a tema il problema (salvo la imprecisione giuridica di cui sopra), ma essendo egli sostenitore della tesi del virus chimera a Wuhan ma avendo egli eluso le domande del dottor Fabio Franchi postegli pubblicamente mesi fa, forse farebbe bene a interessarsi alla denuncia oggetto di indagine penale che si trova presso la Procura della Repubblica di Roma, e che verte proprio sulla questione su cui il dr. Tritto ha rifiutato di rispondere incalzato dal dottor Fabio Franchi, in merito all'isolamento del presunto novello virus SARS-CoV-2.
Pertanto chiedo alle persone di dare attenzione a chi - nel Parlamento UE - ha posto meglio la questione nei termini giuridici e di legittimità democratica.
Questo qualcuno e' senza dubbio Rob Roos, già attivo in UE come parlamentare per aver denunciato la violazione dei diritti fondamentali durante la gestione pandemica COVID-19.
Nel seguente video di pochi minuti, egli riassume bene i rischi che corriamo in merito alle intenzioni di dare vita a questo Global PANDEMIC TREATY.
Esplicitandolo meglio, aggiungo che il pericolo e' la sottoscrizione di un accordo internazionale fra la UE che ha una sua autonomia giuridica, e la agenzia OMS
Gli accordi internazionali sono al secondo livello nella gerarchia delle fonti del diritto eurounitario, subito dopo i Trattati e prima dei Regolamenti e delle Direttive
L'idea che invece venga siglato un vero e proprio Trattato dai Paesi UE, chiamato "Health Treaty" (Trattato sulla salute) all'interno dello spazio UE ove ai Paesi verrà chiesto il voto unanime e la ratifica per la sua entrata in vigore, e' ancora più pericolosa per i motivi ben illustrati da Rob Roos, a cui rimando nel link video seguente:
Rob ROOS, eurodeputato
illustra i rischi del Global PANDEMIC TREATY